Mentre quello di Koopos è stato portato a CastelBowser con un gigantesco camion (Bowser ha dovuto leggerlo salendo su una scaletta). Meno male che presto il librone di Koopos si è rivelato, soprattutto verso la metà, un testo in prosa con due parole per riga.
Esattamente centoventi critici hanno letto le opere dei quattro Koopa. I manoscritti originali sono considerati sacri, perciò i libri sono stati copiati e stampati e solo le copie sono state corrette. Mentre la storia di Koopina è stata ricoperta di segnetti rossi (che peccato, si vede che la riforma ortografica di due mesi fa della lingua Bowseriana non è ancora entrata nelle case di tutti), quella di Koopos è stata quella con meno correzioni. Infatti i critici hanno addirittura avuto paura, impallidendo e svenendo davanti all'imponenza di quel manoscritto, e hanno avuto il timore di toccare persino la copia con la propria penna rossa. Hanno avuto così tanto terrore che persino un importante particolare è sfuggito dal loro solitamente attentissimo sguardo: la vera identità dei misteriosi M & L (lo scrittore di questo giornale, cioè Bowser, non si soffermerà su questi dettagli, per non "spoilerare" la storia).
La ricompensa è un mega camion di cibo gratuito a lunga conservazione che può durare una vita, una fortezza su un'isola privata con un macchinario che può produrre tutto ciò che si desidera e una macchina ultra tecnologica. Ma ci sono stati degli imprevisti: il camion con il cibo è caduto in acqua durante una tempesta (il Koopa che lo guida si è salvato, ma il cibo a lunga conservazione è diventato cibo per pesci), la stessa tempesta ha fatto affondare l'isola privata, insieme alla fortezza e alla macchina esaudisci-desideri.
