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    ISOLBOWSER TIMES


    IL FATTORE NOSTALGIA



    Finalmente ci siamo lasciati alle spalle il pessimismo che caratterizzò tutto il 2017. Gli esserini che si divertivano a vandalizzare la grandiosa IsolBowser si sono dileguati e il sovrano può dichiarare ufficialmente la rinascita (siamo alla terza rinascita forse?) di IsolBowser! Be’, in verità le cose si sono svolte in maniera un po’ diversa. Leggete il prossimo paragrafo per maggiori chiarimenti.
    Durante la terribile invasione del 2017, caratterizzata da creature decerebrate che continuavano ad importunare i cittadini di IsolBowser e a rovinarne le meraviglie, Re Bowser decise di chiudere le frontiere del proprio Paese. Lo faceva a malincuore perché, dopo tutti questi anni, si era affezionato a quelle bellissime terre. Là erano avvenute amicizie molto significative; erano state sfornate vere e proprie opere letterarie, e c’erano state discussioni interessanti ed edificanti. La decisione fu presa anche con l’approvazione del figlio Bowser Junior e delle due abitanti più influenti dell’isola, ossia Koopina (alias Mördålicka) e Koopella (alias Bowser & Peach). Bowser si rintanò da qualche parte (secondo alcuni era fuggito all’estero con il figlio e con le due Koopa; ci teniamo a smentire questa voce, perché il sovrano è sempre rimasto entro le mura di CastelBowser.
    Ricordandosi dei felicissimi momenti trascorsi su un’IsolBowser più pacifica, al sovrano venne un moto di nostalgia. Ne parlò a lungo con Koopina, Koopella e Bowser Junior, e il 2 aprile 2020 decise di riaprire i confini della nazione. Sapeva che, così facendo, avrebbe reso la propria patria di nuovo vulnerabile a degenerati come Koopabaldari (alias Mandel), ma quello era un rischio da correre se si voleva riportare IsolBowser agli antichi fasti. Per fortuna mostriciattoli del genere, dopo tre anni di soppressione, erano già più che estinti. Il Paese poteva continuare ad esistere con le frontiere aperte, senza che venisse attaccata da vandali o chicchessia.
    Dopodiché, Bowser ammirò i grattacieli costruiti da Koopiñón (alias LOLLINOLOLLETTO), caduti in disuso durante quei quasi tre anni di recessione economica. Quei grossi edifici che, nel 2017, erano tutti illuminati e pieni di Koopa, era ormai diventati dei gusci vuoti. Molti avevano deciso di lasciare IsolBowser durante quei drammatici anni. La sorte dello stesso Koopiñón era incertissima: egli non si può trovare neanche nella sua terra natia di El Champiñón (conosciuta anche come Mushroom Kingdom; da non confondere con il Regno dei Funghi, patria dell’arcinemico di Bowser). La sua presenza online si era del tutto azzerata, e il suo stesso nome utente, da NSM, era passato a quello sgorbio che vedete più in alto tra parentesi e che non vi ripropongo per non rovinare ulteriormente l’estetica di questo articolo.
    Bowser decise di ridare a IsolBowser l’antico aspetto, ossia quello dominato dal colore rosso, che era stato completamente eliminato dall’architetto. Lo fece con tristezza, perché sapeva che stava rovinando il lavoro dell’ormai scomparso Koopa. E così, il giorno 19 aprile 2020, ordinò di rimuovere gli strati di vernice fatti applicare dal capace Koopiñón, rivelando il paesaggio che potete ammirare nella foto in alto a destra. Eh sì: ritornò in voga il colore rosso, che nell’articolo del 25 ottobre 2015 era stato descritto nella seguente maniera: “Il rosso non attrae più come faceva una volta.” Ma ciò non significa che le innovazioni del povero architetto siano state tutte annullate: potete ancora notare gli spigoli smussati, che Bowser ha cercato di mantenere a tutti i costi. Comunque, dato che il sovrano non è laureato in architettura, l’isola appare ora molto meno professionale. Sembra quasi qualcosa di home-made, di amatoriale...

    -- Re Bowser
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    ISOLBOWSER TIMES


    LO SCANDALO DI LUCRANIO E IL FRATELLO DI RE BOWSER



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    È passato un mese e mezzo dall’ultimo articolo di giornale, ma di cose ne sono successe tante! Re Bowser si sta avvicinando sempre di più ai cittadini della propria isola mandando lettere cartacee scritte di suo pugno, ricevendo in cambio una grande moltitudine di cartoline e complimenti. Seriamente: non c'è mai stato un sovrano così vicino ai propri cittadini!
    C'è anche stata una ‘rivolta’ innescata sorprendentemente dall’ormai conosciutissimo Koopos (alias BlueUser). Cominciamo con calma. Mentre i Koopa poliziotti pattugliavano i vicoli più bui della capitale, è comparso dal nulla un Lucario morto. Non sembrava tanto soddisfatto della propria vita, come dimostrato dalla foto nella propria carta d’identità (qua a destra). Portava il singolare nome di Lucranio (può darsi, a tutti gli effetti, che sia lo stesso Lucario arrabbiato ritratto da Koopina, alias ShadowGalaxy).
    Il corpo è stato portato al castello: i poliziotti volevano chiedere al sovrano come sbarazzarsi del primo cadavere Pokémon trovato nelle terre di IsolBowser. Inizialmente il sovrano ha pensato di cremarlo e seppellirlo, oppure di imbalsamarlo ed esporlo in qualche museo. Però, sotto consiglio di Kamek, che stava fabbricando una pozione per resuscitare i morti, ha accettato di tenerlo come cavia per gli esperimenti. È così che quel povero Pokémon è finito nella gattabuia di Kamek, continuamente sottoposto a spruzzate di pozioni maleodoranti.
    Alcune voci giunte da spie anonime confermano che, per resuscitare un morto, ci sia bisogno della ‘linfa vitale’ di qualcuno ancora in vita. Naturalmente Kamek ha preso un po’ della linfa vitale di Bowser, per rendere Lucranio una creatura perfetta e amabile quanto il sovrano.
    Il primo giorno della vita nuova di Lucranio è stato esemplare. Il Pokémon-Koopa ha persino aiutato Bowser Junior nella creazione di un quartiere completamente riservato agli animalisti (che porta l’originale nome di Pokémanz). Ha anche conversato con famosi Koopa di IsolBowser come Koopina e Koopella (alias Bowser & Peach).
    Il quarto giorno, per testare la fiducia dei cittadini nell’unico e inimitabile Re Bowser, ha deciso di sacrificare la propria reputazione, insultando il Grande Sovrano con un megafono, seduto su un bidone della spazzatura nel bel mezzo del Vicolo dei Pasticci Bowseriani. Koopina e Koopella si sono affrettate subito a zittirlo, con un nodo alla gola poiché avevano scoperto che il loro nuovo amico era, apparentemente, un traditore della patria.
    Koopos, invece, ha colto l’occasione per criticare il governo dell’isola, schierandosi subito dalla parte di Lucranio e portandolo in giro per IsolBowser come manifesto di ribellione. Kamek, accortosi del disagio, ha disattivato la linfa vitale che scorreva nelle vene del Pokémon-Koopa, riducendolo nuovamente in un corpo privo di vita, il quale si è immediatamente accasciato su di Koopos, facendogli perdere l’equilibrio e rendendolo un facile obiettivo per la polizia che lo stava già pedinando da diverse ore.
    Il povero Koopa è stato portato ai piedi di Re Bowser: se non li avesse baciati sotto l’ordine del Re, sarebbe stato frustato seicentosessantasei volte sul guscio. Dopo aver ricevuto milletrecentotrentadue frustate, si è finalmente piegato davanti all’immensa bontà del sovrano ed è stato mandato a casa con una costosa scatola di macaron.
    Se volete parlare con Lucranio, lo potete ancora trovare nel nuovo quartiere costruito da Bowser Junior. È un automa, ma è ancora in grado di narrare tutti questi brutti ricordi con una sorprendente lucidità.
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    Cambiando completamente argomento, da poco un Koopa di soli 12 anni, Koopocrita (alias Koopa04) ha acquisito una notevole fama a livello nazionale. Si è presentato come il fratello di Re Bowser. Il giornale non vorrebbe divulgare false notizie, perciò lascerà questo punto di domanda nelle testoline di voi lettori. Vi dico solo che l’albero genealogico delle famiglie reali è sempre estremamente complicato. Quindi può darsi, a tutti gli effetti, che Koopocrita sia il fratello di Re Bowser.
    Il bimbominkia ha detto che a breve si farà vedere spesso da tutte le parti di IsolBowser, salutando abitanti e turisti e parlando di diversi argomenti con coloro che riescono a comprendere la sua mente da dodicenne.
    Se ha tempo, pubblicherà anche qualche sua storia. Anche se è rimasto molto scoraggiato dal poema che Koopos scrisse quando aveva la sua età. Ma quelli sono tempi diversi, standard diversi e soprattutto menti diverse. Almeno è consapevole del fatto di essere almeno più ‘avanti’ rispetto al tredicenne Koopa Baldari (guardare nella zona Off-Topic dell’isola per cringe gratuito).

    -- Re Bowser
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    Ma cosa sono?!??
3 replies since 17/3/2014
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