Diario di Bowser, avventure di tutti i giorni

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    Quasi divino (ma Bowser è meglio)

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    Figuz, peccato che io non abbia il gioco ToT
    In effetti un Bowser puro non ce lo vedrei, sarebbe come togliere la carne umana a Priscilla =*=
     
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    CITAZIONE (Kokoa @ 4/9/2015, 21:14) 
    Figuz, peccato che io non abbia il gioco ToT
    In effetti un Bowser puro non ce lo vedrei, sarebbe come togliere la carne umana a Priscilla =*=

    Quando Priscilla era Koopa però? :lolly:
     
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    4 settembre 2015 - Mario, l'eterno rivale: Le insidie del Castello di Peach (prima parte)
    Mi sono svegliato poco prima dell'alba. Il cielo era ancora buio, con il santuario che splendeva sopra alla mia testa e il colle stesso sotto ai miei piedi.
    Bene: ora devo andare al Castello di Peach. Così potrò riprendermi Bowser Jr., e anche la mia amata Peach. Dev'essere da qualche parte lì, sono sicuro che mi starà aspettando.
    Scendendo facilmente tutto il colle, mi sono ritrovato davanti al Castello di Peach che erano già le cinque del mattino. Chi entra dalla porta di retro? Infatti ho fatto il giro del castello e ho trovato il portone principale completamente sguarnito e aperto.
    Un'altra trappola di Mario? Va beh, entriamo e vediamo che cosa succede.
    Sono entrato all'interno dell'imponente edificio e mi sono trovato in un gigantesco salone, con tantissime porte e una scalinata al centro.
    Tutto era poco illuminato: i deboli raggi del sole mattutino penetravano a stento dalla vetrata coloratissima con sopra l'immagine della principessa Peach.
    Macchiando il tappeto rosso con le mie impronte sporche di polvere di stelle, mi sono arrampicato sulle scale, calpestando i preziosi vasi antichi e le preziosissime armature argentate di Toad.
    Ho aperto la porta in cima alle scale e ho visto un'altra scalinata, questa volta lunghissima: non s'intravedeva nemmeno la fine!
    - Benvenuto Bowser... - una voce dal nulla mi ha fatto sobbalzare e dallo spavento ho incendiato un quadro con l'immagine di Peach che baciava appassionatamente uno Yoshi in bocca - ... Questa scalinata ti metterà a dura prova. Io sono in cima. Se ci arrivi, ne riparleremo. Ma dubito che riuscirai a superarla!
    Ho studiato le pareti lungo le scale: nessun'apertura per trappole nascoste. Forse erano gli scalini ad essere troppo deboli: avrebbero potuto cedere al mio peso.
    Esitando, ho poggiato il piede sul primo scalino. Poi sul secondo. Era tutto stabile. Poi sul terzo, sul quarto, sempre più veloce, sul quinto, sul sesto, e ora correndo, sul settimo, ottavo, decimo, dodicesimo, quindicesimo, quarantunesimo...
    Mi sono fermato di colpo, con il sudore che mi imperlava la fronte. Certo che ne ho fatta di strada, però la destinazione sembra ancora essere lontana...
    Ho guardato dietro di me e... ehi! Come mai ci sono solo due scalini alle mie spalle? Come se quei quarantasei appena percorsi fossero scomparsi nel nulla.
    Ho aguzzato l'udito e ho sentito l'onnipresente musichetta di sottofondo a cui non avevo fatto caso: una musica con note una più acuta dell'altra, susseguendosi così all'infinito.
    - Non ce la fai, mio bel tartarugone... - di nuovo quella voce fastidiosissima dell'idraulico rosso.
    Arrabbiato, ho strappato un pezzo di muro e l'ho gettato sul soffitto: l'ammasso di cemento e mattoni si era incastrato lì. Rendendomi poi conto che non serviva a niente distruggere la roba per rabbia, ho cercato di pensare a una soluzione (intanto ho spaccato un quadro in cui Mario dava un pugno a un Bowser di cartone e ho bruciato con una fiammata un quadro in cui Peach beveva un infuso di Goomba mentre alcuni Toad con cappelli con sopra scritto "Bowser è stupido" le massaggiavano i piedi).
    Mi sono chiuso nel guscio e, all'interno, dopo aver messo a posto una foto di Peach che era un po' storta, ho iniziato a girare su me stesso, e mi sono avventurato sulla scalinata infinita, mentre quella musichetta continuava a rimbombare nel corridoio.
    La velocità del mio guscio ha superato quello con cui la scalinata procedeva all'infinito e, una volta fuori, mi sono accorto che ero già arrivato a destinazione.
    Mario era lì, seduto su una poltroncina con un tramezzino mezzo mangiucchiato in mano, che mi guardava incredulo.
    - C-come hai fatto? - ha balbettato prima che io mi avvicinassi. Ho cercato di afferrarlo con una zampata ma sono comparsi all'improvviso alcuni Toad con delle lance in mano che mi hanno bloccato. Un passo e una lancia mi si sarebbe conficcata fino all'osso.
    - Mario! Così non vale! - ho detto faticosamente, cercando di non muovere troppo le labbra oppure sarebbero rimaste infilzate anche quelle. - Non è leale!
    - Lealtà o no, adesso facciamo un patto.
    - Cosa? - i Toad hanno allontanato le lance e io sono caduto a terra, stanco di restare sempre nella stessa posizione.
    - Bowser Jr. verrà con te. L'ho portato con me affinché mi seguissi. Te lo restituirò in seguito. Ma adesso avrai l'occasione di vedere l'amata Peach. La Peach che amavi. Solo se, in cambio, mi dai... vediamo... I soldi che hai in tasca?
    Ho tirato fuori dal guscio trenta EurBowser e li ho gettati ai piedi dell'idraulico, ancora seduto sulla poltrona che si grattava la pancia.
    - Bene bene... Che ne dici dei soldi che hai a casa?
    Gli ho dato un contratto firmato. Tanto io uso i soldi del Paese per gli interessi personali.
    - E i soldi del Paese?
    - Ma sei pazzo? - ho esclamato - Noi abbiamo bisogno di quei soldi!
    - Dammi i soldi del Paese!
    - Va bene, ti do i soldi del paese*.
    Ho firmato un altro contratto in Bowseriano e l'ho passato a Mario, che non l'ha nemmeno degnato di uno sguardo.
    - Povero piccolo idiota... - ha detto - Sacrificare il patrimonio di un Paese intero per rivedere la propria amata... Mettere a repentaglio la vita di migliaia di Koopa per i propri interessi personali. Sei davvero un buon sovrano... Bowser IX, merita di essere ricordato nella storia come il miglior mangia-cacca imbecille idiota del piloro!
    Con un'aria dispiaciuta ho detto: - Hai ragione. Sono un sovranucolo che non merita di essere ricordato.
    La porta davanti a me si è aperta e, quando sono entrato, si è chiusa alle mie spalle. Ero proprio nella stanza di Peach. Giocattoli per terra, tavoli colorati, quadri alle pareti e lampadari raffinatissimi al soffitto.
    E poi l'ho vista, quella principessa che si pettinava i capelli con un delicato pettine d'oro. Il suo vestito rosa terminava in una gonna leggerissima. I suoi occhi erano come il mare: infiniti all'interno, come il profondo abisso di un oceano sperduto fra i continenti. Le sue labbra rosee, il naso diritto, tutto era perfetto. Era Peach, ed era seduta lì a pettinarsi i capelli, con lo sguardo perso su uno specchio a forma di fungo.
    - Ciao... amore... - ho detto, un po' imbarazzato. Ho tirato una scatola di cioccolatini fuori dal guscio.
    Lei si è avvicinata, i suoi passi erano leggerissimi e ha fatto un giro intorno a me. Poi si è alzata improvvisamente e in tutta la sua altezza ha chiesto: - Che cosa fai qui?
    - Sono venuto a trovarti... amore... - ho detto, sorpreso che la prima cosa che mi aveva chiesto fosse quella.
    - Smettila di chiamarmi amore! - ha gridato, gettando lo specchio a terra e calpestandolo fino a farlo sprofondare all'interno del pavimento.
    - Ma... Principessa... Ti ricordi?
    - Certo che mi ricordo! E tu ritorni dopo tutti questi anni? Guardati come sei vecchio, sei brutto e schifoso! Dove sono i tuoi muscoli? Sei tutto flaccido, come un vestito usato, un giocattolo rotto!
    - Peach! - ho esclamato, con le lacrime agli occhi, porgendole la scatola di cioccolatini.
    Lei ha esitato un po', ha preso la scatoletta e l'ha aperta. Ha spostato continuamente lo sguardo su di me e sui cioccolatini.
    - Non mi piacciono i cioccolatini fondenti! - ha urlato, sbattendo la scatoletta a terra e calpestandola.
    - Ma... Io mi ricordo che erano i tuoi preferiti, quelli fondenti... - mentre guardavo tutti quei soldi finire sotto alla suola della scarpa di Peach.
    - No! Mario mi dà sempre quelli al gusto di peperoncino. Quelli fondenti fanno schifo!
    La principessa Peach si è avvicinata sempre di più a me e poi mi ha dato uno schiaffo.
    - Basta! - ho urlato incendiando la sua faccia. - Non ce la faccio più!
    Ho iniziato a scorrazzare come una scimmia in giro per la camera, gettando a terra tavoli, spaccando quadri e tirando le lampade giù dal soffitto.
    Peach si è messa a piangere, mettendosi la faccia fra le mani.
    - Puzzolente lurido idiota... Io non ti voglio più bene! Sono con Mario da anni... Cosa vieni a disturbare la pace che si è instaurata? Mi hai rapita così tante volte, ora basta! Esci dal castello, prenditi quello scempio di Bowser Jr. e vattene a casa. Dimenticami...
    - Peach... Sei rimasta nel mio cuore. Credevo che anche io ci sarei rimasto, nel tuo...
    Lei si è alzata, asciugandosi le lacrime. Camminando lentamente, si è fermata a un centimetro da me e mi ha dato un delicato bacio sulla guancia. - In realtà... - ha sussurrato - Sei rimasto nel mio cuore... Ci sei rimasto... E... C'è stato qualcun altro che ha preso il tuo posto...
    Inorridito, ho afferrato la principessa per la testa e l'ho scaraventata in fondo alla stanza.
    La povera delicata donna si è alzata a stento fra le macerie e ha urlato: - Sei violento! Mario vieni!
    - Mario non ti vuole... - i miei occhi erano ridotti a fessure - Ti ha scambiata per dei soldi...
    - Cosa? Quel lurido pezzente...
    Peach si è alzata di nuovo e questa volta, correndo, si è avvicinata a me (sì, un'altra volta).
    - Mi vuoi? - ha chiesto, avvolgendomi nel suo abbraccio delicato ma intenso - Sono di nuovo da te.
    - Troppo tardi. - e, appena ho finito di pronunciare queste parole, Peach si è messa a piangere.
    - Tu mi volevi! Io ti volevo! Volevo metterti alla prova!
    - Troppo tardi, troppo tardi, troppo tardi!
    - Bene. Tu soffrirai oggi. - il suo sguardo era carico d'odio, la principessa che mi ricordavo era diventata una strega - Bowser Jr. è in pericolo di vita. Mario non mantiene mai le sue promesse. Credo che non lo rivedrai mai più.
    A interrompere questa scena degna di una soap-opera coreanBowser** c'era Mario: l'idraulico è entrato nella stanza di Peach e, senza prestare attenzione al disastro che c'era, mi ha fatto vedere il contratto.
    - Cos'è questo? Mi hai dato il denaro di tutto il Borgo Bowser***!
    - Sì, che c'è? - ho detto, mentre davo calci di nascosto a Peach.
    - Volevo il denaro di IsolBowser! Mi hai imbrogliato!
    - No! Ho usato il tuo stesso trucco della pesca. Mi hai detto che dovevo darti tutti i soldi del paese, ed eccoteli, tutti i soldi del paese! Borgo Bowser è un paese, non è una città, grazie a Bowser I!
    - Imbroglione!
    - Senti chi parla!
    Stupito dalla mia intelligenza, mi sono lasciato scappare un sorrisetto, che si è trasformata in una risata accompagnata da spruzzi di lava, che andavano a corrodere i preziosi mobili di Peach (a cui continuavo a dare calci di nascosto).
    - Bene... Questa tua risata sarà breve... - ha detto Mario e di colpo mi sono fermato (e mi sono fermato anche con i calci). - Sai dov'è Bowser Jr.? L'ho gettato nella spazzatura del castello. Bruciamo i rifiuti ogni venerdì... Vai pure!
    - Mi lasci andare così? Non vuoi, tipo, uccidermi ora?
    - No... Andando nella spazzatura del castello ti condannerai a morte da solo. Uscire è impossibile. E se tu dovessi scappare proprio ora, ti ricorderò lo stesso come un re codardo che non salva il proprio figlio e che imbroglia gli altri. Buona fortuna!
    Mi sono allontanato da quella serpe, che cercava di baciare Peach (ha ricevuto uno schiaffo in cambio).

    *paese: Da notare che qui è scritto in minuscolo.
    **soap-opera coreanBowser: Le soap-opere coreanBowser sono popolari ma sempre false e ultra-drammatiche.
    ***Borgo Bowser: Paesello a IsolBowser di 100 abitanti, molto povero.


    Edited by Re Bowser - 5/9/2015, 01:19
     
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    CITAZIONE (Re Bowser @ 4/9/2015, 23:11) 
    CITAZIONE (Kokoa @ 4/9/2015, 21:14) 
    Figuz, peccato che io non abbia il gioco ToT
    In effetti un Bowser puro non ce lo vedrei, sarebbe come togliere la carne umana a Priscilla =*=

    Quando Priscilla era Koopa però? :lolly:

    Nono, ho fatto diventare appositamente Priscilla una "Dolce" e "innocente" cannibale. Ho fatto tante modifiche a questo personaggio che alla fine non rientra più nel canon Mario Bros. :lolly:
     
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    Ma nooo XD
    Peach, gira e rigira, si mette con gli uomini per i soldi?? Ma ahahah! XD
    Comunque, il capitolo rimane perfetto, e inoltre il panzuto baffuto è anche idiota. XD
    Oddio, ma come fa ad essere orribile il povero Jr???
     
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    CITAZIONE (Kokoa @ 5/9/2015, 11:22) 
    CITAZIONE (Re Bowser @ 4/9/2015, 23:11) 
    Quando Priscilla era Koopa però? :lolly:

    Nono, ho fatto diventare appositamente Priscilla una "Dolce" e "innocente" cannibale. Ho fatto tante modifiche a questo personaggio che alla fine non rientra più nel canon Mario Bros. :lolly:

    Ah :faccinatriste: Beh, mi aggiornerò :I got a star:

    CITAZIONE (Kokoa @ 5/9/2015, 11:53) 
    Ma nooo XD
    Peach, gira e rigira, si mette con gli uomini per i soldi?? Ma ahahah! XD
    Comunque, il capitolo rimane perfetto, e inoltre il panzuto baffuto è anche idiota. XD
    Oddio, ma come fa ad essere orribile il povero Jr???

    Grazie :sorride: È mezzo umano e mezzo Koopa (anche se non si capisce, ma dietro al guscio ci sono orribili segreti... xD Scherzo). Peach e Mario lo considerano uno storpio! :lasershooters:
     
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    4 settembre 2015 - Mario, l'eterno rivale: Le insidie del Castello di Peach (seconda parte)
    Scendendo con facilità le scale infinite, mi sono ritrovato nella sala principale del castello. Era già mattino inoltrato e i Toad sorvegliavano ogni singola porta, compresa quella da cui ero uscito.
    - Ehm... Mi scusi - ho detto a un Toad di guardia, in modo molto gentile - Dove si trova la stanza della spazzatura?
    La guardia ha indicato una porta di legno pregiatissima, sul muro a sinistra del salone.
    - Grazie! - e, dopo aver ringraziato il piccolo, con una zampata l'ho sbattuto sul soffitto. Gli altri Toad erano tutti immobili: il loro compito era quello di sorvegliare le porte.
    Mi sono diretto verso l'entrata della spazzatura (che poi non capisco perché la chiamino "spazzatura" e non "bidone della spazzatura", che strano...) e il Toad mi ha gentilmente aperto la porta, dandomi una chiave unta e arrugginita.
    Ho visto che davanti a me c'era una scalinata che andava verso i sotterranei (la luce non mancava, le lampade erano a pochi centimetri l'una dall'altra e il tutto era ben illuminato).
    Rigirandomi la chiave in mano, ho iniziato a scendere i gradini, uno dopo l'altro, e mi sono ritrovato in un lungo corridoio sotterraneo, tutto arredato come se si trovasse al piano terra: moquette rossa, muri verniciati di giallo con quadri di pessimo gusto e luci a cristalli appese al soffitto. In fondo al corridoio c'era una porticina di metallo, scrostata e arrugginita.
    Ho aperto la porta e mi sono trovato in un'enorme sala futuristica. Stavo sopra a un balcone di ferro, separato dal resto della sala da una porticina. Da quella porticina partiva una scaletta di metallo che andava verso il basso.
    La sala era un enorme bidone della spazzatura: a forma di imbuto, con un buco al centro. I rifiuti venivano gettati in quella voragine al centro e finivano chissà dove.
    - Paaaaapi! - ha urlato Bowser Jr. - Aiutoooo!
    Mi sono sentito mancare quando ho visto il guscio del povero Koopa-umano incastrato in quel buco. Bowser Jr. non era precipitato dentro, ma si era incastrato nel condotto!
    - Vengo a salvarti, tieni duro! - ho gridato, inserendo la chiave arrugginita nella porticina. Ma la chiave si era incastrata e non riuscivo a girarla né da una parte né dall'altra.
    - Papi! Vieni! Sento che cadrò giù per quel condotto da un momento all'altro... Non riesco più ad aggrapparmi!
    Continuavo a maneggiare la chiave unta che mi scivolava dalle mani e ho visto con orrore che si era aperto un buco sul soffitto. Sono caduti rifiuti di ogni genere, alcuni anche ai bordi dell'imbuto. Muovendosi a spirale si avvicinavano sempre di più a Bowser Jr., incastrato nel condotto. Bastava pochissimo per farlo precipitare più in basso.
    Davo calci alla porta che però, nonostante la mia immensa forza, non dava segni di cedere. Una lattina, dopo una serie di giri con cui si è avvicinata pericolosamente al buco, si è fermata proprio sopra al guscio di Bowser Jr.. Poi anche il quadro che avevo distrutto, in cui Peach baciava appassionatamente uno Yoshi, è rimasto lì. Così, mentre ero pietrificato dalla paura, avevo visto numerosi oggetti che si accatastavano sopra al povero Bowser Jr., schiacciato da chili di spazzatura (eppure non cadeva). Alla fine, dal soffitto è caduto un pianoforte a coda (domanda numero uno: perché buttano un pianoforte a coda?; domanda due: come fa a non rimanere incastrato un pianoforte che è più grande di Bowser Jr.?) e, spostandosi lentamente e pericolosamente, si è aggiunto al mucchio di spazzatura sopra al povero piccolino.
    Improvvisamente tutta l'immondizia è scesa per il condotto: Bowser Jr. è finito nella spazzatura del Castello di Peach! Ho sentito le sue urla mentre scendeva per il condotto ad alta velocità.
    Solo in quel momento, la chiave ha fatto il suo "cloc" soddisfacente nella serratura e mi sono precipitato come un fulmine verso il centro della sala.
    Mi sono affacciato e ho guardato dentro: buio pesto!
    È arrivato un Toad e, proprio quando mi sono girato, ho visto che aveva in mano una pistola.
    - Ehi, che vuoi fare? - ho chiesto, alzando le mani e indietreggiando.
    Sono scivolato nel buco ma sono rimasto incastrato: figuriamoci, se rimane incastrato anche Bowser Jr. che cosa dovrò fare io?
    Il Toad è salito sulla mia pancia e ha iniziato a saltare, facendomi sprofondare ancora di più. Quando ero già dentro al condotto ma ancora mezzo fuori, la fastidiosa testadifungo ha preso uno stura gabinetto rosso e ha iniziato a schiacciarmi verso il basso. Quando il condotto si è allargato un po', sono precipitato ad altissima velocità.
    Mentre cadevo, ho urlato: - La prossima volta fate un condotto più grossooo!

    Ahi, che male. Meno male che sono atterrato col guscio.
    - Papi! Levati! - Bowser Jr.! Poverino però, ero atterrato proprio su di lui. E lui era sdraiato a pancia in su.
    Mi sono spostato e ho abbracciato Bowser Jr..
    - Da quanto tempo non ti rivedo! Fammi contare bene... Da tre giorni!
    - Ma tu passi molto più tempo senza rivedermi. Quando sono andato per tre settimane a Koopala... Come si chiamava quel posto?
    - Non importa. Adesso dobbiamo uscire di qui.
    Bowser Jr., guardandomi con un'aria da professore e tirando fuori un blocco note (dove l'ha preso?) ha detto: - Questo efficiente bidone della spazzatura è stato progettato da Toadcàz nel lontano 2005*, e per evitare che gli insetti possano uscire, ha costruito un sistema di difesa all'avanguardia. Se nemmeno gli insetti possono uscire, figurati due Koopa, per di più obeso.
    - Ho sempre una soluzione. Seguimi.
    Mi sono fatto strada fra i rifiuti, ma per sbaglio ho calpestato un apriscatole e un urlo di dolore ha fatto risvegliare il sistema di sicurezza. Si è aperto un varco nel basso soffitto e un raggio di luce è entrato.
    - Questo raggio di luce è l'occhio del sistema di difesa... - ha spiegato Bowser Jr., tenendo bassa la voce - Non farti scoprire o di te rimarrà solo una marmellata schifosa.
    Ho cercato di evitare la luce, che ha però trovato una tenera coccinella che svolazzava sulle foglie di una pianterella. Improvvisamente è caduto un macigno su quell'insetto, sollevando polvere dappertutto.
    - Visto? - ha mormorato il piccolo Koopa, guardandomi come se fossi un ignorante.
    C'era un cancello e io l'ho aperto.
    - Cos'è questo? - ho chiesto.
    - Strano... Non è un rifiuto, non è stato bruciato... Sembra qui da tanto tempo.
    E poi ho visto un cimitero che mi ha fatto venire un conato di vomito. Erano tutti Koopa e Goomba ricoperti di cemento, cadaveri delle povere vittime che Mario aveva calpestato anni addietro, per cercare di riprendersi la mia principessa.
    Mi sono inoltrato in questo spaventoso luogo ma sono inciampato su un piede di Goomba (chissà dov'era il resto del corpo) e sono caduto addosso a un Koopa ricoperto di cemento, rompendo in mille pezzi il guscio esterno.
    Alla vista dello scheletro, mi è venuto un secondo conato di vomito che non sono riuscito a trattenere e... Blargh! Il liquame verde è finito sulle ossa del povero Koopa.
    - Andiamo! - ho detto a mio figlio e siamo usciti dal cimitero.
    - Quando accendono i lanciafiamme? - ho chiesto, guardando delle aperture alle pareti.
    - Ogni venerdì. Oggi è venerdì, giusto? Ecco, i lanciafiamme saranno accesi oggi.
    - Dobbiamo sbrigarci e andare via subito!
    Ho preso Bowser Jr. e l'ho incastrato nel guscio, poi mi sono messo a correre velocemente, in cerca di una via d'uscita.
    - Ti dico che è inutile! - ha detto il piccolino, cercando di uscire dal mio guscio.
    - No, perché sei così pessimista? Preferisci morire qui?
    Ho preso un mattone (chissà perché Mario butta i mattoni in spazzatura) e ho iniziato a martellare il muro.
    Dopo aver sentito questi rumori, il sistema di difesa ha cercato di nuovo di spiare all'interno dell'immondizia. Io mi sono appiattito contro la parete, mentre quella luce scandagliava l'area che era davanti a me.
    Bowser Jr., per sbaglio, è scivolato fuori dal mio guscio ed è finito proprio in mezzo alla luce.
    - Intrusi! - una voce robotica mi ha fatto accapponare la pelle - ... Che non sono insetti. Forme di vita intelligente.
    Dall'apertura nel soffitto è sceso un microfono che si è messo davanti alla bocca di Bowser Jr..
    - Come ci sei finito qui? - era la stessa voce robotica.
    - Ecco... Vai via microfono del blurga**!
    - Ah... - ha detto la voce - Ero qui per aiutarti. Va bene, troppo tardi! Se non vuoi il mio aiuto...
    Il microfono ha cercato di ritornare su, ma io l'ho preso e ho gridato con tutto il fiato che avevo nei miei polmoni: - Mario ci ha gettati qui dentro per farci morire! Ti prego, tu che puoi farlo, salvaci!
    - Va bene, resta aggrappato a me.
    Con una mano aggrappata al microfono e con l'altra a Bowser Jr., mi sono sentito nuovamente felice, mentre il marchingenio mi trascinava fuori da quell'inferno.

    Eravamo in una stanza grigia, senza nessun mobile, solo una sedia al centro. Il microfono si è messo davanti a me, accomodandosi su una sedia invisibile.
    - Quindi, Mario ha trasgredito i diritti dei Koopa. Dovrà pagarti un'ingente somma di denaro***. Io ti ordinerò una limousine per voi due, e dormirete nel miglior hotel del Regno dei Funghi.
    Siamo usciti dal Castello di Peach che era già pomeriggio e abbiamo visto una limousine parcheggiata davanti al castello.
    - Grazie, microfono! - ho urlato, mentre l'intelligente strumento era davanti al portone del castello.
    Insieme a Bowser Jr., sono entrato nell'auto che, sfrecciando come un razzo, è arrivata alla Fungo Hotel, nel centro di una grande metropoli chiamata Fungopoli.
    Dal balcone della mia suite presidenziale ho contemplato il Castello di Peach, che splendeva come un gioiello al tramonto del sole.
    - Torniamo a IsolBowser? - ha chiesto Bowser Jr., rovistando nel minibar.
    - Certo che no. C'è ancora un conto in sospeso...

    *2005: All'epoca i rifiuti erano più piccoli, ecco il perché delle dimensioni ridotte dell'imboccatura.
    **blurga: gravissima parolaccia in Bowseriano.
    ***somma di denaro: Sono gli stessi soldi che Bowser ha dato a Mario nel capitolo precedente.
     
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    Sono stato via una settimana quindi questa risposta vale per tutti i capitoli

    Wow, quanti capitoli in una sola settimana e sopratutto scritti bene! Ahah, mi è piaciuta la roba degli EreticBowser (io me li ero quasi dimenticati) e mi ha fatto ridere la parte del Giuralo solennemente! Inoltre molto interessanti e intriganti questi capitoli!
     
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    Ummm io mi farei dare da Mario anche i soldi che non ci deve. Così, giusto perché quel nano panzuto ha maltrattato Bowser. Se lo merita! Ahahahah
    OK. Lasciando da parte il mio malato stato mentale, io ti faccio i complimenti e ti regalo un assegno di 100000 €B per il buon capitolo creato! Complimenti, e meno male che i due koopa sono sani e salvi!
     
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    CITAZIONE (Kokoa @ 5/9/2015, 14:58) 
    Ummm io mi farei dare da Mario anche i soldi che non ci deve. Così, giusto perché quel nano panzuto ha maltrattato Bowser. Se lo merita! Ahahahah
    OK. Lasciando da parte il mio malato stato mentale, io ti faccio i complimenti e ti regalo un assegno di 100000 €B per il buon capitolo creato! Complimenti, e meno male che i due koopa sono sani e salvi!

    Ahahahahah, grazie :)

    CITAZIONE (Bowser Junior @ 5/9/2015, 14:25) 
    Sono stato via una settimana quindi questa risposta vale per tutti i capitoli

    Wow, quanti capitoli in una sola settimana e sopratutto scritti bene! Ahah, mi è piaciuta la roba degli EreticBowser (io me li ero quasi dimenticati) e mi ha fatto ridere la parte del Giuralo solennemente! Inoltre molto interessanti e intriganti questi capitoli!

    Grazie mille e bentornato! :)
     
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    Il sovrano

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    5 settembre 2015 - Mario, l'eterno rivale: Rivali per sempre
    L'hotel prenotato dal microfono era lussuosissimo: tutto finemente decorato in stile Sbausea (anche se mancano dettagli importantissimi, come il fiore a sette petali lontani due millimetri e mezzo da ogni palo in legno). È strano trovare lo stile Sbausea a Fungopoli? Anch'io penso che sia un po' sospettoso*.
    Bowser Jr. continuava a prendere bevande frizzanti dal minibar. Ogni volta che ne tirava fuori una dal piccolo frigorifero, io depositavo una moneta sul comodino. Costavano davvero tanto!
    - Papi, perché sei così teso? - ha chiesto il piccolino - Ce ne torniamo a IsolBowser oggi, giusto? Dov'è il biglietto dell'aereo?
    - Biglietto? Non sai quanto sia isolato il Regno dei Funghi. Dovremo arrangiarci, se vogliamo andarcene da qui.
    Poi mi sono alzato, facendo cadere la poltroncina imbottita, e mi sono diretto verso la porta d'uscita. Bowser Jr. mi ha seguito e tutti e due ci siamo ritrovati fuori dall'hotel (avevamo un'uscita privata, per non passare tutte le volte dalla lobby).
    Ho fermato un taxi e ho detto: - Castello di Peach.
    La tassista aveva l'aria strana... Era una Koopa! Una Koopa con il guscio rosa e vestita in modo strano.
    - Chi sei? - ho detto, sorpreso di vedere un mio simile in una terra così sperduta.
    - Io sono...
    - Lilli Koopa! - ha esclamato Bowser Jr., interrompendola (è un suo grande fan).
    - Sì, sono Lilli Koopa. La giornalista del Regno dei Funghi. Lavoro da tassista ma in verità sono qui per cercare scoop da STRA-PAZ-ZO! Tipo - e ha tirato fuori un blocco note - Perché vai al Castello di Peach?
    - Non dire niente - ho dato un colpetto a Bowser Jr. - potrebbe essere una spia!
    - Scrivo solo su "La Gazzetta del Fungo"! Lavoro qui da vent'anni. Vengo da Koopalandia ma questa è la mia nuova casa. Mica sono una spia! So benissimo che Mario è un pigro puzzone...
    - Portami al Castello di Peach! - ho urlato e con un pugno ho ridotto il finestrino in mille pezzi.
    - Va bene va bene credo che anche questo possa far parte di un articolo coi fiocchi! - ha mormorato l'impertinente Koopa, iniziando a guidare e ad inserirsi nella trafficata strada.
    Arrivato al castello, sono entrato nel portone principale e ho visto Mario che, con una finta aria triste, diceva addio a Peach, che stava preparando i bagagli.
    - Me ne vado! Mi hai scambiata per dei soldi... Vado a cercarmi qualche marito nuovo, che possa amarmi veramente. - ha detto la principessa, tutto d'un fiato.
    - Ma adorata principessa... - ha cercato di dire Mario ma, guardando l'ingresso, mi ha visto insieme a Bowser Jr. - Bowser... Come diamine hai fatto?
    - Sono stato io - il microfono, con la sua voce robotica, è apparso all'improvviso davanti all'idraulico, che l'ha preso a sberle.
    Gettando i pezzi del microfono a terra e calpestandoli senza pietà, Mario ha urlato: - Adesso mi vendicherò! Mi hai fatto perdere Peach e io in cambio non ho guadagnato proprio un bel niente!
    Ha preso la rincorsa ed è arrivato con un calcio, ma io quella mossa la conoscevo già. L'ho afferrato per la Nike Blazer marrone (sì, questa volta non indossava le Air Force, che tipo dai gusti raffinati e rinnovabili...) e gli ho stritolato il piede.
    Mario, urlando di dolore, è caduto a terra ma, da seduto, ha cercato di ritentare con un pugno infuocato. Io l'ho spento sputandoci sopra e ho detto, scuotendo la testa: - No no no, non vanno bene due attacchi consecutivi, non è leale... Perciò ora ne faccio due di seguito io e così siamo pari!
    Mi sono slanciato in aria e, chiudendomi nel guscio, sono atterrato sul suo pancione e ho iniziato a girare su me stesso, con le spine che incidevano all'interno del tripposo e lardoso ammasso di ciccia (niente sangue, per i deboli di stomaco).
    Poi gli ho dato sette pugni consecutivi, quasi veloci quanto la luce (niente sangue, per i deboli di stomaco).
    Mario, alzando la mano, ha detto: - Ba bene - non si capiva niente perché, avendo la faccia tutta gonfia, non riusciva nemmeno ad articolare bene le parole - Ba bene, hai bindo... Di lasso andave... Bai buve bia...**
    Peach era già partita per chissà quali posti lontani, non aveva degnato nemmeno di uno sguardo la battaglia. Invece, oltre a Bowser Jr., che se ne stava seduto su una poltrona a mangiare del pop-corn, c'era un altro intruso. O meglio, un'altra intrusa. Lilli Koopa aveva documentato benissimo tutto ciò che era successo con fotografie da ogni angolatura.
    - Bowser batte panzone! Bowser schiaccia e tritura panzone con Blazer alla moda! Panzone crede di essere forte ma viene battuto da un sovrano straniero! - ha abbassato la voce e ha continuato: - Questi titoli andranno bene per le prossime sette edizioni de "La Gazzetta del Fungo"?
    - Bowser... - ha sussurrato Mario, questa volta articolando meglio le parole - ... Bowser. Oggi sono stato sconfitto per la prima volta... Promettimi che non ti dimenticherai mai di me. Saremo rivali... per sempre.
    Ha alzato il braccio per una stretta di mano e io l'ho accontentato, stritolandogli le ultime ossa rimaste intatte. L'idraulico, con un sorriso, ha chiuso gli occhi e la sua testa è caduta di lato, come se fosse stato anestetizzato all'improvviso.
    - Mario sorride anche se Bowser l'ha sconfitto! - ha gridato Lilli Koopa quando io stavo uscendo dal castello, portandomi dietro Bowser Jr.. Ho afferrato la Koopa per il collo e l'ho sbattuta nei sotterranei, aprendo un varco nel pavimento. Sotto c'era il bidoncione della spazzatura!
    - Bowser getta la sottoscritta nei sotterranei come se la battaglia contro di Mario non fosse stata abbastanza! - ha gridato lei, prima di finire all'interno della voragine.

    - Bowser Jr., come ritorniamo a casa? - ho chiesto, una volta al porto, ammirando tutte le navi, dalle più piccole alle più grandi, tutte attraccate.
    - Mario utilizza sempre questi tubi... - ha detto Bowser Jr., indicando un Tubo Warp che era spuntato dal nulla. Era verde ed era come le tubature tanto amate dagli idraulici***.
    - È impossibile che un singolo tubo ti possa teletrasportare immediatamente in un posto così lontano... - ho mormorato, ma ho seguito il piccolo Junior che si era già infilato all'interno del "mezzo di trasporto" (chiamiamolo così).
    Con non poca fatica sono entrato anch'io e ho rivisto immediatamente la luce. Era una luce fioca... Ehi, ma eravamo nei sotterranei di CastelBowser!
    Piangendo (come al solito, pianto virile eh) ho abbracciato i mattoni e leccato il pavimento. Ho persino cercato di baciare la lampada, ma mi sono scottato le labbra. Poi, tenendo Bowser Jr. per mano, sono salito per le scale e mi sono ritrovato nella Sala Principale di CastelBowser.
    Kamek era lì che piangeva, con un fazzoletto in mano: non ha avuto informazioni su di noi per tutto questo tempo! Poi ci ha visti, ci è andato incontro e ha abbracciato il piccolo Junior. Si è alzato, mi ha guardato e ha fatto una piccola risata, per poi mettersi a piangere. Le sue urla erano così acute che mi ero tappato le orecchie, poi mi sono commosso un po' anch'io: Kamek è davvero un bravo servitore, si preoccupa davvero tanto di noi!

    *È strano [...] sospettoso: Quello non è un vero stile Sbausea (ecco il perché della mancanza del fiore), ma è uno stile del Regno dei Funghi chiamato "Toadea", spudoratamente copiato.
    **Ba bene [...] bia: Se proprio non riuscite a decifrare, ecco una traduzione: "Va bene, hai vinto... Ti lascio andare... Vai pure via..."
    ***Era verde [...] dagli idraulici: Almeno a IsolBowser (non so in altri Paesi) le tubature sono verdi, e gli idraulici amano i tubi verdi.
     
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    Trollolol, il Kamek mestruato mi piace un casotto XD
    E così finisce un'altra avventura, cosa ci sarà in seguito? Bowser che si innamora di una Koopa Aluta (coffcoffogninominazioneèpuramentecasualecaffcoff)o un approfondimento su come i bowserotti sono i suoi figli?
     
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    CITAZIONE (Kokoa @ 6/9/2015, 01:04) 
    Trollolol, il Kamek mestruato mi piace un casotto XD
    E così finisce un'altra avventura, cosa ci sarà in seguito? Bowser che si innamora di una Koopa Aluta (coffcoffogninominazioneèpuramentecasualecaffcoff)o un approfondimento su come i bowserotti sono i suoi figli?

    Sarebbe bello, però Bowser è già troppo vecchio e le sue fantasie erotiche iniziano a spegnersi mentre la sua saggezza sarà in veloce salita (diventerà presto come Kamek).
    La cosa dei Bowserotti credo sia già spiegata nella storia di Iggy Koopa (intendo la storia scritta da Bowser Junior), soprattutto perché leggi anche le sue storie...
    Vediamo cosa postare in futuro... :D
     
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    Lo sho, ma volevo anche leggere una tua versione diversa ma, se le teorie sono quelle di tuo cugino, allora ho già le risposte! :3
     
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    Bellissimo capitolo! Anche se è finita questa serie di capitoli spero che ce ne sia uno il più presto possibile ;)
     
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