The castle I

Concluso!

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  1. ShadowGalaxy
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    (Una domanda piccola piccola: Ma il racconto si scrive in terza persona o in prima?)

    THE CASTLE
    Pioveva a dirotto quella notte e una ragazza camminava per le colline stanca, i vestiti a pezzi e zuppi d'acqua e lei non riusciva a star in piedi per la stanchezza. Vide un castello in fondo alla collina e si avvicinò. Busso alla porta ma nessuno le rispose e pensò:

    -Umh, non ci sarà nessuno?-

    La porta si aprì e vide una tartarughina con un cappello azzurro con una veste dello stesso colore. L'esserino chiese:

    -Posso fare qualcosa per te mia dolce fanciulla?-

    La ragazza inghiottì a vuoto:

    -N-no! Sono venuta qui perché volevo ripararmi dalla pioggia e cambiarmi questi vestiti!-

    La tartaruga la invitò ad entrare e la accompagno in un ufficio, tutto buio, come se le tenebre regnassero in quella stanza.

    Edited by Re Bowser - 12/4/2015, 17:53
     
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    Va bene così, brava! La prossima volta useremo gli spoiler per questi messaggini ^_^ Ah, se vuoi specifica da qualche parte nel tuo post che sei il tuo personaggio, mettendo magari da qualche parte il nome Priscilla
    PS: Ti sembrerà che io stia guidando più Kamek che Bowser in questa parte, ma dato che ci siamo solo noi due, e non c'è nessun Kamek, possiamo comandarlo tutti e due a piacimento!


    Bowser (Kamek)

    - Che c'è Kamek? Perché hai portato un'altra umana qui nel mio castello? No! Basta, io non ne posso più di questa specie intrusa che sta macchiando la bellezza naturale del nostro pianeta! - gridò una voce profonda. Apparteneva al famoso Bowser Koopa, re di IsolBowser e proprietario del suo lussuosissimo e grandissimo castello.
    - Ma lei non può capire! Anche loro hanno un'anima! Quella poveretta aveva i vestiti ridotti a brandelli, e nemmeno lo sforzo di aprire la bocca per mangiare. Dovevo pur accoglierla da qualche parte. Uff, Bowser... Cerchi di comprendere - rispose offeso il tartarughino dai vestiti blu di prima, Kamek.
    Egli schivò una palla di fuoco lanciata dall'arrabbiato Bowser, che finì su un quadro dietro di lui. Poi, correndo, tornò nel buio ufficio, e accese le luci. Poi, gettando qualche pezzo di legno nel camino, riuscì a riscaldare l'intera stanza.
    - Ecco. Ora la stanza è molto più calda, vero? Scusa se parlo in un modo molto strano. Ho fatto molta fatica ad imparare la vostra lingua.
    Kamek tirò fuori dei vestiti nuovi e puliti e osservò con disappunto le scarpe logore della ragazza. Poi trovò nell'armadio un paio di scarpe da ginnastica e le mise vicino ai vestiti.
    - Ah, non so se queste scarpe possano andarti bene... Sai, finora le ho viste solo ai piedi di maschi. Ma secondo me ti staranno benissimo! A proposito, come ti chiami?
    Mentre attendeva una risposta, con della magia preparò una scodella di zuppa fumante. Non sapeva se le sarebbe piaciuta, dato che era fatto di ingredienti presenti solo a IsolBowser, e nemmeno i Koopa provenienti da Koopalandia la gradivano molto.

    Edited by Re Bowser - 12/4/2015, 17:54
     
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  3. ShadowGalaxy
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    La ragazza guardò Kamek e un sorriso uscì dalla sua piccola bocca:

    -Il mio nome è Priscilla Von Adore. Vengo da un pianeta ormai distrutto e dimenticato. Mi dispiace dare fastidio al suo padrone, domani vedrò di andarmene.

    Kamek la prese per le mani e l'accompagnò in una stanza. Era molto grande, un grande letto color celeste era di fronte ala porta e Priscilla non fece a meno di buttarsi e distendersi. Incominciò ad abbracciare il morbidissimo cuscino bianco e mentre lo stringeva nelle braccia, una piccola lacrima uscì dal suo occhio.
     
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    Bowser

    Bowser passeggiò per il corridoio, poi, con riluttanza, entrò nella camera da letto per gli ospiti, in quel momento occupata da Priscilla Von Adore.
    - Ehm... Priscilla. Hai detto che il tuo pianeta è distrutto? Io ho sempre pensato che voi avete deciso di abitare il Pianeta Bowser perché il vostro è sovrappopolato e inquinato... Ma, almeno nella nostra lingua, questo non equivale alla parola "distruzione"!
    In quel momento Bowser non sapeva ancora che la ragazza era disperata, e che aveva perso la retta via.
    Sentì un odore molto stuzzicante provenire dall'ufficio di fianco e, una volta uscito per indagare, si accorse della gustosa zuppa che Kamek aveva lasciato qualche minuto prima. Arrabbiato, si diresse verso la stanza di Priscilla e disse: - Hai fame, e ti dimentichi anche di cenare?
    Poi posò accanto alla scodella anche i vestiti e le scarpe da ginnastica trovate da Kamek.
    - Mettiti i vestiti nuovi, che questi stracci non ti si possono proprio vedere addosso!
    Quando Bowser stava per uscire, un pensiero gli fulminò la mente: perché quella ragazza non era aggressiva come il resto degli umani?
    Tornò nella camera da letto, e disse: - Ti faccio stare qui un altro giorno, perché ho delle domande da farti.
    Poi chiuse la porta, ma lasciò la luce accesa, affinché Priscilla possa bere la zuppa preparata da Kamek.
     
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  5. ShadowGalaxy
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    La ragazza bevve la zuppa e si pulì le aranciate labbra con un tovagliolino di seta bianco. Fece un sospiro e si diresse verso il bagno per farsi una doccia. Minuti, ore e secondi passavano velocemente, Priscilla si ricordò che Bowser le voleva porle delle domande così uscì dalla vasca, si asciugò i capelli e il suo minuto corpo. Indossò i vestiti che Bowser gli aveva dato e gli stavano a pennello. Priscilla si incamminò nell'uffici di Bowser e mentre camminava, si limitò a cantare una canzone che gli cantava sua madre:

    "Blank page is all the rage
    Never meant to say anything
    In bed I was half dead
    Tired of dreaming of rest
    Got dressed drove the state line
    Looking for you at the five and dime
    Stop sign told me stay at home
    Told me you were not alone "

    Arrivata davanti alla porta dell'ufficio di Bowser, Priscilla bussò e quando stava per attraversare l'uscio della porta chiese:

    -Mi doveva fare delle domande s-se non sbaglio, Re Bowser?- e si sedette su una comodissima sedia.

    Edited by ShadowGalaxy - 15/1/2014, 17:46
     
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    Bowser

    - Beh, sei stata molto veloce. Pensavo fossi arrivata domani. Sì, son già le 12 di notte, ma credo che non ti sia ancora abituata all'orario di questo pianeta. - rispose Bowser, stranamente tranquillo, rispetto alla sclerata precedente con Kamek.
    - Vedo che hai messo i nuovi vestiti, e ti sei lavata. Anche nel tuo pianeta esistono le docce? - continuò - Ah scusa per il mio accento. Ho fatto tanta fatica ad imparare la vostra lingua, con una grammatica diversissima dalla nostra. Non so perché l'ho fatto, io detesto voi umani. Ora ti spiego tutto. È iniziato tutto un anno fa, quando ho visto la vostra prima astronave atterrare a IsolBowser. Ero contento, volevo socializzare ma... Mi sono accorto che la vostra specie, con tutto quello che fa, sta inquinando anche il nostro bellissimo pianeta. Riuscivo ancora a vedere il mare blu, ma ora è pieno di petrolio, per colpa di voi umani.
    - Però quello che voglio dirti è... Perché sei qui, sotto la pioggia, da sola? Gli umani di solito non si spostano mai dalla loro città. Sei qui da poco vero? Dove sono i tuoi, quelli che son venuti con te? E soprattutto, perché non sei antipatica, aggressiva e maleducata come tutti gli altri umani che ho conosciuto? Oppure loro non sono antipatici e io mi sbagliavo sempre?
    Dopo aver fatto tutte quelle domande, Bowser si sentì più libero, si poggiò sulla poltrona e si mise a giocherellare nervoso con una penna sulla scrivania. Poi, osservando brevemente la mappa della sua isola, aggiunse: - Ah, se vuoi andare domani dal mio castello, qui vicino c'è una grande città costruita recentemente dagli umani. Forse lì ti sentirai meno sola. Però, per via della tua gentilezza, sono disposto a farti restare. Solo per darti da mangiare, ma sappi che non mi fido ancora pienamente di tutti voi (umani).
     
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  7. ShadowGalaxy
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    - I-io veramente sono sola, tutte le persone a me care sono sparite. L'unica cosa che mi da conforto è la canzone che mi cantava mia madre quando ero molto piccola.-
    Priscilla scoppiò in lacrime e mentre singhiozzava senza fermarsi riuscì a dire una frase:

    - Sa, prima di partire mi sono avvicinata alla tomba di mia madre, gli lasciai il mio coniglietto di peluche blu oltremare, mi sono messa a piangere disperatamente, lei è fortunato ad avere qualcuno che le sta accanto, mentre io ho vagato per lo spazio 4 anni sola, senza nessuno che mi facesse compagnia.-
     
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    Bowser (Kamek)

    - Quattro anni da sola? È questo che fanno sulla terra? - gridò Bowser. Poi restò in silenzio, e guardò la povera ragazza che stava ancora singhiozzando.
    - Mi dispiace molto per tua madre - riprese, con un tono più cupo - Anch'io ho perso mio padre tanto tempo fa... E ti capisco perfettamente. Però ora vivo in mezzo a tutti i miei figli, e sono molto felice. Se vuoi puoi restare qui. Ma puoi anche andare a trovare gli altri della tua specie alla città degli umani qui vicino...
    Bowser stava riflettendo, nella sua testa c'erano tantissime informazioni, tutte complicate, quasi come astratti calcoli matematici. Il Koopa si avvicinò alla ragazza, cercando di essere delicato (il che era contro la sua natura), la spinse via dalla sedia, e chiamò Kamek.
    Il Magikoopa arrivò immediatamente, e s'inchinò a Bowser.
    - Cara, ti accompagno nella tua stanza? - disse rivolgendosi a Priscilla - Qui troverai molti amici con cui parlare, come il tenero Bowser Jr., e i suoi fratelli. Ma ora devi dormire, è molto tardi.
    Intanto, mentre Bowser osservava il tutto, capì che non poteva lasciar andare la ragazza alla città degli umani. Se l'avesse fatto, lei sicuramente si sarebbe sentita nuovamente sola, soprattutto perché gli umani erano davvero antipatici (o almeno pensava fossero così). Doveva farla rimanere per qualche tempo al castello, farle conoscere i suoi figli, riaccendere la speranza nel suo cuore, e farle capire che sua madre ci sarà sempre, proprio come ha fatto il suo padre Morton Koopa per tutti quegli anni: era stato sempre presente per lui, nonostante l'assenza fisica.
     
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  9. ShadowGalaxy
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    Priscilla prima di andarsene, con le lacrime ancora agli occhi disse:

    - Grazie per avermi ascoltata, per quanto riguarda il mondo costruito dagli umani, non credo di doverci andare, dopotutto, hanno inquinato il vostro pianeta e io faccio parte di un gruppo contro il maltrattamento degli animali e l'inquinamento. Mio padre mi ha sempre detto : "Du bist ein gutes Mädchen, ist ein reines Herz wie Ihres selten, wie der Mondstein Sie so viel Glück haben zu suchen" che significa: "Tu sei una buona ragazza, un cuore puro come il tuo è raro come cercare la pietra lunare che hai come porta fortuna". Ed è per questo che sono contro questi esseri spregevoli. Credo di dover andare a letto. Notte Re Bowser, faccia sogni d'oro.-

    Priscilla si avviò nella sua stanza, una volta messa sotto le coperte Kamk le chiese:

    -Ma la tua specie quante lingue parla?-
    Priscilla sorrise e disse: - Solo 1. Mio padre ne parla due ma non mi ha mai detto che lingua sia. Spero che domani sia una bella giornata. Buona notte Kamek- e si addormento canticchiando silenziosamente.
     
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    Bowser (Bowser Jr., Larry Koopa)

    Bowser restò lì. Quindi anche gli umani, come i Koopa, avevano più di una lingua. E se doveva comunicare con loro, doveva per forza sapere tutte le lingue umane? Non era possibile. "Mädchen... Herz..." tutte quelle nuove parole gli facevano venire il malditesta.
    Prese un libro dallo scaffale sulle Lingue Umane, e si accorse che, effettivamente, esistevano migliaia di lingue sul Pianeta Terra. Sul Pianeta Bowser, oltre a tutti i dialetti, c'erano solo qualcosa tipo 500 lingue...
    Bowser si mise a sfogliare quel libro, che aveva comprato l'anno prima, e si accorse che tutte quelle lingue o si assomigliavano, o erano diversissime. C'erano migliaia di alfabeti diversi, scritte logografiche, sillabari... La testa di Bowser, colpita da un dolore insopportabile, cadde fra le pagine del libro. Il Re dei Koopa dormiva beatamente.

    Il giorno dopo...
    - Papi! Papi! Sono tornato da scuola! - gridò la voce del piccolo figlio di Bowser, Bowser Jr..
    Bowser si svegliò, e si accorse che erano già le dodici. Il suo figlio aveva ormai finito le lezioni!
    Un'altra voce arrivò dalla porta. Era di Larry Koopa, l'ormai adolescente Bowserotto. - Papà, abbiamo qualche ospite?
    - Sì, caro Larry. E sarà una grande sorpresa per te! Dai, anche lei non vede l'ora di divertirsi con voi!
    - Lei chi? - chiese Larry.
    - Lei lei. - rispose Bowser con noncuranza.
    Bowser Jr. e Larry Koopa, tenendosi per mano, si avviarono verso la stanza per gli ospiti, ancora chiusa a chiave dall'interno. Avevano ancora gli zaini alle spalle, stracolmi di libri e quaderni. Fu Bowser Jr. il primo a reagire. Levò la sua mano da quella di Larry e bussò.
     
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  11. ShadowGalaxy
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    Priscilla era ancora a letto sotto le coperte. Quando senti un toc toc, si alzò di colpo e andò ad aprire. Era ancora con la sua camicia da notte corta fino a metà coscia. La ragazza chiese:

    -Chi è?- ed aprì la porta. Larry e Bowser Jr. la guardavano a bocca aperta e lei li guardava con un sorrisetto sulla bocca.

    -E-entrate.- disse e fece accomodare i due koopa insieme al padre...
     
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    Bowser (Bowser Jr., Larry Koopa)

    Infatti, anche Bowser era entrato nella stanza, per controllare i due. Il Re dei Koopa disse ai figli nella Lingua Bowseriana: - Ragazzi, cercate di parlare la Lingua Umana. So che per voi è difficile, ma vi ho dato delle lezioni tanti mesi fa. Ricordate qualcosa? Ah, ricordate anche che questa povera ragazzina ha perso la madre, e ha abbandonato il suo pianeta inquinato.
    - Ciao. Mio nome Bowser Jr. - disse Bowser Jr. per primo, faticando un sacco nel pronunciare correttamente le sillabe.
    - Va bene. E il mio si tratta di Larry Koopa. Scusa se non parliamo bene. A volte nemmeno la lingua Bowseriana a parlare riusciamo! - continuò Larry.
    - Bene ragazzi. Divertitevi! Devo andare da Kamek per dirgli di preparare il pranzo. Oggi ci saranno gnocchi colorati e salsa di Goomba! - Bowser se ne ando. Il suo accento era il migliore dei tre.
    - No so perché sei qui. Solitamente il papà di me non lascia entrare umani. Forse Kamek lo fa, ma papà mai così stato gentile - balbettò Bowser Jr., mentre Larry lo guardava con disapprovazione, forse per via del suo imperfetto accento.
    Un fitto parlottare in Bowseriano occupò gran parte della conversazione. Infatti erano solo Bowser Jr. e Larry che discutevano, chissà di che cosa. Quel fitto parlottare in quella strana lingua fu interrotto da Bowser, che entrò nella stanza e urlò: - Parlate e giocate! Ma non in Bowseriano per favore che la nostra povera Priscilla non capisce niente!
    - Quindi chiami Priscilla? - disse Larry un po' timido - Dopo ci saranno gnocchi a pranzo. Sono buoni quelli che preparano papà e Kamek e i cuochi di Koopa.
    Bowser Jr. corse in fondo alla stanza e tirò fuori un flauto. Larry prese il violino che era appoggiato al comodino, e invitò Priscilla a sedersi sullo sgabello del pianoforte a coda in penombra vicino alla finestra con le tende chiuse. - Prova a suonare questo. Solitamente fa Ludwig, ma ora non c'è, è ancora a dormire. Puoi suonare, a noi piace tanto giocare alla piccola orchestra!
     
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  13. ShadowGalaxy
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    - Va bene ^^. Vi va di sentire una canzone che cantava mia madre quando ero piccola?-

    Priscilla iniziò a suonare e a cantare:

    -"Blank page is all the rage
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    La ragazza finì di cantare e, appena finì qualcuno bussò alla porta. Era Kamek:

    -Il pranzo è pronto-

    Priscilla si vestì e scese insieme a Larry e Junior. La sala da pranzo era molto piena, c'erano i koopa soldati, goomba ed altre tartarughe con tratti diversi. Priscilla era imbarazzata a vedere "Un'onda di Koopa" soprattutto maschi. Lei pensò perplessa:

    -Possibile che sia l'unico essere umano femmina in questo castello?-
     
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    Bowser (Kamek, Larry Koopa, Bowser Jr., Ludwig von Koopa)

    Bowser vide Priscilla, insieme ai suoi due figli, in mezzo alla folla. Li raggiunse e disse: - Ehm... Ragazzi, non dovete mangiare qui! Qui mangiano i Koopa, noi dobbiamo stare da un'altra parte!
    Bowser Jr. guardò perplesso Bowser, e rispose in Bowseriano: - Papi, io vorrei stare qui. È molto più divertente che mangiare nella sala privata, dato che lì non possiamo parlare con nessuno!
    Kamek portò i tre verso la sala da pranzo privata, e Bowser, guardando l'aria persa di Priscilla, disse: - Scusa Priscilla, lo so che qui non hai trovato nessun umano. Ma è naturale, sai, io odio gli umani, senz'offesa. Non lascerei mai entrare un umano qui nel castello! Stanno già distruggendo IsolBowser... Chissà che cosa possono fare qui al castello! Comunque ci sono anche femminucce qui, conoscerai la mia figlia Wendy O. Koopa, è molto simpatica!
    La sala da pranzo era molto grande, anche se al tavolo c'erano solo Kamek e Bowser. Iggy e Bowser Jr. si sedettero ai rispettivi posti. Junior era il più vicino a Bowser.
    - Come promesso - urlò Kamek - Oggi ho preparato gnocchi e salsa di Goomba!
    Larry prese la forchetta, e iniziò ad abbuffarsi. Gli gnocchi erano deliziosi.
    Improvvisamente la porta si aprì ed entrò un Koopa, simile a Larry, solo poco più basso. Aveva dei capelli folti, di color blu scuro, e in mano stringeva una bacchetta.
    - Ludwig! Vieni, abbiamo nuovi ospiti! - disse Bowser.
    - Abbiamo anche degli gnocchi con salsa di Goomba deliziosi - aggiunse Kamek.
    Ludwig, quando poggiò il suo sguardo su Priscilla, s'impietrì.
    Junior disse una cosa in lingua Bowseriana: - Priscilla sa suonare il pianoforte. È molto brava!
    Il Bowserotto dai capelli blu si girò verso Priscilla, e con un accento di lingua terrestre quasi perfetto, mugugnò: - Quindi anche nel tuo sporco pianeta ci sono pianoforti, Priscilla?
     
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  15. ShadowGalaxy
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    Priscilla stava mangiando lentamente senza dire nemmeno una parola, poi alzò lo sguardo verso Ludwig e disse:

    - Si nel mio pianeta c'erano i pianoforti, ma la donna ha sterminato il mio pianeta e non ne sono rimaste neanche le ceneri. Parlando di altro, vi piacerebbe assaggiare qualcosa di "Nuovo"? Sono molto brava a cucinare e mi piacerebbe sapere se vi piacciono le torte.-

    Priscilla sorrise. A lei non piaceva parlare del suo pianeta, le faceva venire nostalgia e lei non voleva minimamente accennare di quel mondo.
     
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