Diario di un Koopa - Competition Zone!

Concorso concluso!

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    Il sovrano

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    IsolBowser

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    Questo è il topic in cui voi posterete la vostra pagina di diario! Avete tempo fino al 25 di febbraio, esattamente fra tre settimane! Uh, ne avete di tempo eh?
    In un altro topic posterò i commenti a tutte le pagine di diario, poi nell'ultimo topic della competition ci sarà l'attesissimo... sondaggio!
    Se vi ritirate scrivetemi un MP, non qui! Lascio aperto il topic delle domande, perché qui dovrete postare la pagina del diario e basta. Buona fortuna!
    PS: Se finite tutti quanti molto presto, allora il torneo si dirà concluso. Se un utente non rispetta la data di consegna sarà squalificato.
    EDIT: Per via dei vari impegni, la data di scadenza è stata spostata al sabato 8 marzo 2014.
    ri-EDIT: Dato che il nostro Bowser Jr. si è ammalato, e non è riuscito a continuare il diario, ho deciso di spostare di nuovo la data di scadenza. Ecco la nuova data: sabato 15 marzo 2014!

    Edited by Re Bowser - 29/3/2014, 21:35
     
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  2. ShadowGalaxy
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    ok ecco la mia


    "Cario diario.
    Oggi una giornata noiosa e movimentata, come ogni giorno. Porta il cibo li, là, giù, su.. La vita da serva è noiosa, mai un minuto di relax. Ogni volta che passo per le stanze dei koopa troopa mi pongo sempre una domanda: "Perché non posso essere una guerriera come loro?".
    Uh forse ci sono! Forse perché sono una femmina? Io voglio combattere, voglio l'adrenalina, non mi importa se sono una ragazza, ma voglio solo scendere in campo e combattere fino alla morte! Lasciamo perdere che è meglio.
    Passiamo alla giornata di oggi:
    Stavo stendendo il bucato, e una volta finito mi diressi nella sala del trono chiedendo al re il prossimo lavoro da fare. "Lava i piatti"! Bhè perché no? Mi diressi in cucina passando davanti alla porta dei koopa soldati, li salutai e loro fecero lo stesso con me. Non ne feci a meno di entrare nella stanza e chiesi ai ragazzi:
    -volete qualcosa da mangiare? -
    Tutti annuirono e io sorrisi, così andai di corsa in cucina a mettermi al lavoro. Passati più o meno 45 minuti, portai una torta ai ragazzi. La gustarono e mi riempivano di complimenti, non pensai neanche ai piatti da lavare. Stesi li tutto il giorno, parlando, scherzando e a sorridere. Mi facevano sentire come una di loro, una guerriera!
    La notte arrivò e dovevo andare a dormire, ma dovevo porre per forza la domanda al mio sovrano. ah scusa non ho scritto cosa dovevo chiedere ma credo che tu l'abbia capito nonostante sei un foglio di carta. Andai dal sovrano e chiesi finalmente l'iscrizione al gruppo dei soldati. Egli incominciò a sghignazzare ma d'un tratto ritornò serio. Mi guardò attentamente, ogni singolo punto della mia faccia. Pensavo che la mia domanda fosse stata vana ma, sentii un "Va bene". Non ci potevo credere, mi aveva detto di si? Ero rimasta allibita e dentro il mio cure c'erano tante emozioni messe insieme. Ringraziai il mio padrone ed ora sono qui a scriverti sorridendo. Notte diario!"
     
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  3. Bowser and Peach
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    Ecco la mia parte! ^_^ Spero che piaccia

    Pagina 1.
    "Cara Koopaleria,
    Questo è il mio regalo per il tuo dodicesimo compleanno, probabilmente l'ultimo.
    Spero che userai questo diario come tuo confidente e mi piacerebbe che scrivessi ad esso come se stessi parlando a me.
    Ricordati che quando morirò, sarò sempre qui con te a osservarti ad ascoltare i tuoi problemi e a incoraggiarti quando sei triste.
    Buon compleanno, figlia mia"
    Papà


    Pagina 2

    2 marzo

    Caro Diario,
    Questo è il primo giorno che ti scrivo. Oggi è il mio dodicesimo compleanno, il più triste di quelli che ho vissuto.
    In questa giornata è successa una cosa che non mi dimenticherò mai... non me la sento ancora di scriverla...
    Essendo un giorno festivo, questa mattina sono andata a trovare mio padre all'ospedale di Koopa City accompagnata dalla mamma. Papà era ricoverato lì perchè mesi fa è stato vittima di un'incidente stradale, del quale il colpevole è ancora a piede libero. Per un mese è stato in coma, ma fortunatamente si è risvegliato, ma le sue condizioni non erano abbastanza stabili per lasciare l'ospedale.
    Essendo stato il mio compleanno, ho voluto trovarlo perchè il regalo migliore che potesse farmi è un sorriso.
    Quando arrivammo all'ospedale, l'infermiera ci indicò la sua stanza. Corsi immediatamente verso il lettino di papà e lo abbracciai. Ero contenta di rivederlo, ma allo stesso tempo ero triste: qualche settimana fa ho sentito dire da due medici che le sue condizioni di salute peggioravano sempre di più. Avevo molta paura di perderlo, ma continuai a stringerlo a me.
    Lui accarezzò il mio guscio e mi disse:"La... mia Koopolotta!"
    Sebbene siano mesi che lo andavo a trovare, notavo che ogni giorno diventava sempre più debole e oggi... è accaduto... l'inevitabile... è meglio che continui a scriverti da dove avevo interrotto
    "Oggi è il tuo compleanno! Hai già dodici anni! Sei diventata grande!" mi sussurrò.
    "Sì"
    "Ho un regalo per te!"
    "Non serve! A me basta un tuo sorriso! Non serve altro!"
    "Ma io voglio regalarti qualcosa di concreto, un oggetto che ti permetta di ricordarti di me... Koopalice, consegna il diario a Koopaleria"
    La mamma mi consegnò un libro dalle pagine tutte bianche. Papà mi sussurrò:"Dai, leggi cosa ti ho scritto nella prima pagina!"
    Sebbene avesse parlato molto, si vedeva che era stanco, si notava che metteva tutte le sue energie per comunicare alla famiglia.
    Osservai la pagina di diario e guardai cosa mi aveva scritto.
    Mi misi a piangere:"Papà, tu guarirai!"
    Lui mi guardò tristemente:"Koopaleria, non è detto che mi rimetta, per molti dottori mi mancano pochi giorni, e per alcuni perfino qualche ora!"
    Ripensai a quello che sentii settimane fa. Non ci volevo ancora credere e perciò mi misi a urlare:"Non è vero! Tu non morirai! Tu passerai ancora dei bellissimi momenti con noi!"
    Lui mi sorrise. Intanto osservai l'elettrocardiografo, che registrava i battiti del suo cuore, sempre più deboli e rari.
    Nonostante ciò, papà sospirò le sue ultime parole:"Koopaleria, Koopalice! Non dimenticatemi!"
    La mamma ed io stringemmo la mano a mio padre:"Non lo faremo!"
    Intanto la presa della sua zampa diventava sempre più tenue.
    L'infermiera, accortasi del rallentamento cardiaco, chiamò i medici, che portarono il lettino verso la sala operatoria.
    Da allora i minuti passavano come ore e per ogni secondo che trascorreva, la tensione diventava sempre più alta.
    La tensione si sciolse appena un medico aprì la porta.
    "Signora Koopentini... suo marito... non ce l'ha fatta. Abbiamo fatto del nostro meglio per salvarlo, ma il suo cuore ha smesso di battere."
    La mamma si raccolse nel suo guscio, probabilmente per non far capire ai medici che stava piangendo.
    Io, invece, osservai il diario eavvisai la mamma che tornavo a casa.
    Non è stato menefreghismo, avevo voglia di restare da sola.
    Arrivata nella mia abitazione, mi rifugliai nella mia camera, piena di foto di mio padre, che nascosi in un cassetto.
    Ripensai a tutti i compleanni passati con lui, dalla bellissima giornata a Koopaland, al momento in cui mi regalò il violino.
    Riflettei a tutti i sacrifici che fece per me e solo allora notai che ero altro che un'egoista.
    E' lui che risparmiando la sua misera paga da soldato di Re Bowser, che mi permise di studiare musica, che mi pagò tutto il necessario per cui avevo bisogno.
    E' lui che dopo aver consegnato la domanda per l'ammissione per l'esame del Conservatorio fu investitoda quel dannato criminale ed è lui che è morto per questo.
    Io, invece, non ho fatto nulla. Sono un'egoista, una stupida che non ha fatto niente per salvare una dei koopa a cui voleva più bene.
    Mentre stavo riflettendo a queste cose, arrivò la mamma con aria afflitta. La sua bellezza era offuscata dalle righe causate dal trucco sciolto dalle lacrime che dovevano essere scedse copiosamente. La salutai e le raccontai quello a cui ho riflettuto pochi istanti prima.
    "Non sei un'egoista, Koopaleria. Pensa ad oggi, che sei venuta a trovarlo per farlo felice. Credo che sia stato contento di morire vicino alla koopolotta a cui teneva di più"
    Io piansi ancora più forte di prima:"Ma io non ho fatto niente per salvarlo! E' morto comunque!"
    La mamma mi accarezzò il guscio e tentò di consolarmi:"Non è vero che non hai fatto niente, piccola mia. Hai dimostrato di impegnarti profondamente per ciò che ami, lui era felicissimo di ciò. Papà mi raccontava sempre che avrebbe voluto vederti come primo violino di una qualche orchestra e apprezzava seriamente il tuo amore per la musica.Potresti a continuare a fare ciò e poi sai cosa potrebbe farlo ancora più contento? Potresti scrivere nel diario che ti ha appena regalato!"
    Osservai il quaderno bianco scritto solamente nella prima pagina e ringraziai la mamma.
    Ora sono seduta nel mio letto, in una camera illuminata dalla debole luce che viene dall'esterno e rivivendo ciò che è successo oggi, mi si stringe il cuore e piango.
    Grazie Diario per avermi permesso di scriverti ciò che mi è successo oggi! Grazie! Grazie!
    A domani, forse!
    Koopaleria

    Edited by Bowser and Peach - 3/3/2014, 21:44
     
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    This is mine!

    25 marzo 3014
    Isola (o Penisola) sconosciuta
    Caro diario,
    almeno tu ti sei salvato! Ieri notte ero sulla Giant Ship Koopa, insieme a mia moglie e ai miei tre figli. Non so cosa sia successo, ma stamattina mi sono risvegliato su quest'isola. Dico "isola", ma potrebbe essere anche una penisola, visto che non ne vedo la fine. L'ultima cosa che mi ricordo, è stato mio fratello, il capitano, che cercava di virare la nave, gridando aiuto.
    Cercai la mia famiglia, ma mio fratello mi prese e mi trascinò lontano dalle scialuppe.
    - Prima le donne Koopa e i Koopababy! - urlava - Gli altri si allontanino! -
    Ma prima che potessi chiedergli qualcosa, un lampadario dorato mi cadde in testa, e persi i sensi. Trovando delle scheggie di vetro nel guscio, immagino che di essere rotolato fuori dalla nave attraverso una finestra, e che, in qualche modo, sia arrivato a riva. E se qualcuno in futuro vorrebbe cercare i cadaveri delle persone si può anche evitare lo sforzo, li ho ripresi tutti io stamattina, in cerca della mia famiglia. Ovviamente trovai anche loro, morti. Se il mio caro diario è ancora salv0, è perché ti ho tenuto nel mio taschino. Oggi non ho fatto altro che cercare cibo, e, fortunatamente, ho trovato un bel boschetto pieno di alberi da frutto, ma non basteranno per più di un giorno. Malgrado stia cercando di sorridere schernendo i fatti a me successi sono comunque abbattuto dalla solitudine. Non è possibile che non ci sia nessun essere Bowseriano, infatti all'era di Bowser VII tutti i luoghi esistenti a Mondo Bowser erano stati conquistati e scoperti. Vorrei chiunque, anche un Tartosso vicino, purché mi faccia paura. Ho studiato tantissime lingue Bowseriane e Kamekalandiesi, e secondo il volantino della nave, che lessi un'ora prima, ero vicino al continente di Kameklandia. Visto che al mattino dovrei essere arrivato alle Koopawaii, mi dovevo trovare o, appunto, a Kameklandia, o nella regione della mia destinazione: Breusirn. Sapevo parlare entrambe le lingue, ma, implorando aiuto in entrambi i casi, e in tutte le lingue conosciute, sentii solo il dolce, ma ormai ripetitivo, suono dei gabbiani, e le onde che si abbatevano sugli scogli. Domani spero in un futuro migliore, con qualche barca che si veda all'orizzonte. Per il cibo e per le bevande sono a posto per due mesi circa, ma devo cercare di farmi vedere. Quindi dovrò ammiccare un fuoco, e queste pagine di diario, forse, finiranno nel fuoco per la rabbia. Spero che qualche barca mi avvisti, o sarò obbligato a costruire una barca da solo, ma mi costerà parecchio tempo. Adesso dormirò, e spero di risvegliarmi, con qualche civile in mio soccorso. A domani, diario, ad un domani meno malinconico di ora...
     
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    Tempo scaduto!
    Complimenti a tutti quanti!
    A poco i risultati, ma ricordate. Sarete voi a votare il migliore!
     
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4 replies since 4/2/2014, 18:59   123 views
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