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<<grazie!>> sorrise l'albina prendendo il mano il regalino del piccolino e osservarlo <<c-com'è carino!>> intanto si voltò, guardando Bowse che rimproverava il figlio. Le sembrava strano, eppure ad ella non sembrava che il koopa avesse fatto qualcosa di così sbagliato, ma era solo impressione quella giusto? Priscilla aveva avuto una sorella ma il loro rapporto era di gran lunga diversa da quella del Re.
<<signor Magikoopa, mi scusi, ma è così grave far piangere la principessina?>>
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«È la preferita del sovrano» sussurrò Kamek, senza farsi sentire da Bowser. «Comunque ora noi andiamo. Divertitevi!»
Bowser e Kamek uscirono dal corridoio e, dopo cinque secondi di silenzio, iniziò nuovamente il putiferio. Roy ascoltava musica moderna spaccatimpani: sembrava quasi che la porta della sua camera stesse per saltare via da un momento all'altro. Si poteva, lo stesso, sentire il flebile canto del pianoforte di Ludwig, molto espressivo, sebbene la maggior parte delle note fosse coperta dai suoni stonati provenienti dalle casse di Roy.
«Mamma mia, che giragusci! Domani di nuovo al Tempio.» disse Morton, tanto per parlare con Priscilla «Se voi non avete niente di simile nella vostra terra, andrei a vivere lì volentieri!»
Io farei già passare la giornata, se non hai niente in serbo  |
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<<ow, non credo che ti piacerebbe passare quasi tutta la giornata a meditare...>> gli sorrise, facendo successivamente una risatina <<e poi mangiamo solo frutta e verdura...- continuò- Si può dire che siamo vegetariani..>>
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«Non avete mai mangiato la carne?» chiese Morton sbigottito «Vuoi assaggiarla? Almeno sentire il sapore...»
Mentre Morton era andato in camera sua a cucinare, Iggy, il matematico, uscì dalla sua con una calcolatrice in mano. Puntò maleducatamente il dito contro Priscilla. «Tu! Come fai a mangiare verdure? Lì fa così freddo che non cresce niente! E... La vostra vita dovrebbe essere piuttosto dura, con mesi immersi nel buio senza nemmeno una giornata di sole...»
Bowser Jr., invece, seduto sulla preziosa moquette, si divertiva a creare pinguini con il pongo colorato.
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<<è da maleducati puntare il dito alla gente, sai?>> rispose accigliata, e gli abbassò la mano, togliendosi il mantello, rivelando il corpicino minuto completamente bianco e puro <<comunque, si mandano alcuni koopa per fare la spesa almeno una volta al mese. Pensavo ci riflettessi su questa cosa...>> rise
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«Ahahaha» rise imbarazzato il Bowserotto «Certo che ci avevo pensato, volevo metterti alla prova...».
La sera arrivò in un battibaleno, anche se nel corridoio non era cambiato nulla: le luci erano sempre accese e, appena Bowser Jr. scostò le tende in fondo alla stanza, rimase sorpreso nel trovare tutto immerso nel buio, rischiarato solo in parte dalla luna e dalle stelle. Da quella finestra si poteva vedere Cittix, la capitale di IsolBowser. Grattacieli luminosissimi e piccoli puntini che si muovevano: la città brulicava di vita anche a quell'ora.
Bowser Jr. rimase a contemplare lo spettacolo, anche se era abituato a quella vista. A poco a poco nei suoi occhi la luce s'affievolì, perché il piccolino stava per addormentarsi, senza che nessuno gli prestasse attenzione.
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<<non la sapevi questa cosa, te lo leggo negli occhi >> rispose sicura lei, adocchiando poi il paesaggio notturno fuori la finestra, rimanendone invaghita. Non aveva mai visto una cosa del genere, visto che viveva in un regno quasi isolato e circondato dalla fredda neve. La koopa avvicinandosi notò il piccolino che stava quasi per crollare. Si chinò e gli prese il paffuto faccino, facendo un sorriso per la tenerezza e gli sussurrò <<vuoi andare a nanna?>>
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«Sarebbe meglio... Ma non ho la forza di andare a letto... Dormirò qui davanti alla finestra...».
Morton arrivò con la carne cucinata: era profumatissima e sopra c'era una salsa calda e succosa. C'era anche un piatto di pesce (Pesce Smack di prima qualità). «Puoi anche non mangiare eh, se ti reputi talmente vegetariana. Ma visto che non hai mai mangiato la carne, ho voluto farti qualcosa. Non mi offendo se non provi niente eh!»
Intanto, i Bowserotti erano tornati tutti nelle rispettive stanze (la musica di Roy non c'era più e si sentivano solo i monotoni accordi provenire dalla camera di Ludwig). Tutti si preparavano per la seduta al tempio dell'indomani.
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Priscilla guardò la carne incuriosita e la prima cosa che assaggiò fu il pesce smack. Inizialmente sembrò seria, come se volesse sentirne il gusto. Si sentiva solo il ticchettio dell'orologio, i respiri.
<<è... Delizioso!>> sorrise alla fine l'albina, mangiando sia pesce che carne. Era deliziata e senza parole, non aveva mai assaggiato cose del genere. Qualcosa di nuovo finalmente!
<<ah, s-sei un ottimo quoco>> gli disse lei timidamente, facendo un occhiolino non appena finì la frase. La sua attenzione tornò su Junior e, con tanta pazienza, decise di prenderselo tra le braccia.
<<come ci arrivo al piano superiore?>>
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«Ti porto io, anche se gli ospiti in teoria non dovrebbero andare al piano superiore... Ci sono i privatissimi appartamenti regali... Ma farò uno strappo alla regola dato che hai apprezzato così tanto il mio cibo!»
Morton portò Priscilla e Bowser Jr. fuori dalla porta. Essa si richiuse alle spalle dei tre, facendoli immergere nel buio. Meno male che Morton, conoscendo bene il luogo, riuscì a trovare l'interruttore per accendere le luci.
La stanza di Bowser Jr., al piano superiore, era preceduta da un'anticamera decoratissima, con un gigantesco quadro del piccolo principe. Ai lati del quadro c'erano due candele che, grazie alla magia di Kamek, non si scioglievano mai. L'esperto Bowserotto aprì la porta, rivelando una stanzona gigantesca, piena di giocattoli e con un letto che avrebbe potuto contenere una decina di Koopa.
Bowser Jr. sembrava felice nel rivedere la stanza, anche se Morton, immaginandolo da solo in quell'enorme sala, su quel letto enorme, provava molta pietà per lui: al povero figlio di Bowser non era riservato nemmeno il calore di una camera da letto. Era costretto a dormire da solo, in mezzo a quell'immensa fredda stanza.
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<<accidenti della sta zona...>> mormorò meravigliata Priscilla, portando il piccoletto fino al letto per poi rimboccargli le coperte.
<<perché voi non avete una stanza del genere?>> chiese curiosa.
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«Anche la mia stanza è grande... Ma certamente non quanto questo colosso. Ma a me non piacerebbe dormire in una stanza così fredda e inospitale... Grande sì, ma non calorosa e ospitale... Non so come spiegarmi!» Morton balbettava. Ogni volta che entrava nella stanza di Bowser Jr. rimaneva ammutolito, guardando un po' intimidito i quadri di paesaggi fantastici e i giocattoli giganteschi e dall'aria minacciosa.
Sbadigliò. «Mi sa che devo dormire... Non mi reggo più in piedi, ormai! Oggi è stata una giornata intensa... Vieni, ti mostro la tua stanza!»
Morton portò Priscilla al piano di sotto e aprì una porta chiusa a chiave, accanto alla camera di Wendy. Sembrava una camera nuova di zecca, anche se non era arredata come il corridoio che era appena fuori. I mobili erano in legno grezzo e c'era un letto a baldacchino.
«Sì, so che non è il massimo. Ma almeno questa camera la puoi personalizzare come vuoi... E comunque è sempre meglio di quella di Roy... Buonanotte...»
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<<buonanotte...>> chiusa la porta, l'albina scostò le tende ma, ripensandoci, diede un'ultima occhiata alla meravigliosa città. Alla fine se ne andò sotto le coperte, rilassandosi al sentire il calore di quest'ultime. Chiuse gli occhi e si addormentò, sognando i genitori con la sorella deceduta.
La stanza era completamente buia e i ragione del sole non avevano alcun modo per riuscire ad illuminarla. Le finestre erano chiuse mentre lei era nascosta sotto le coperte.
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Il giorno dopo, Wendy entrò di nascosto nella stanza di Priscilla. Voleva farsi perdonare per la scenata del giorno precedente.
Allora, pensando di farle un favore, scostò le tende, facendo entrare l'abbagliante luce del sole.
«Svegliati, svegliati! Da parte di una buona amica!» gridò Wendy, prendendo le coperte della Koopa e gettandole sul pavimento.
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Non erano state le urla della koopa a farla svegliare, ma era stato il sole che le bruciò il muso e delle squame erano anche cadute, e lei, per il dolore, non si accorse di essere caduta dal letto. Per fortuna non si era fatta nulla e riuscì a nascondersi sotto il letto.
<<non far entrare la luce, chiudi le finestre!>>
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