~Storia complicata~

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    Quasi divino (ma Bowser è meglio)

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    Da sotto terra

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    E Lilly koopa che fa "accidentalmente" la co-protagonista rompiscatole °u°
    Stiamo leggermente ad dando offtopic XD
     
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  2. ~Mario's~
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    Eh qualcuno dovrà pur farlo <.<
    tutta colpa della straordinaria bravura di re bowser,che ci sorprende con le sue raccolte xD
     
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  3. Bowser and Peach
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    Apperò! Niente male come storia! Mi piace il tuo stile scorrevole, e lo ammetto, pure io sono fan della Luaisy *-*
     
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  4. ~Mario's~
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    Grazie mille! :D. Infatti credo che la coppia LuigixDaisy sia qualcosa di spettacolare c:
     
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  5. Bowser and Peach
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    Quoto in pieno u.u
    E scusami se non sono risultata attiva nei tuoi confronti... Puoi sempre dar colpa alla scuola e alla pigrizia di dover switchare tra Forumfree e Forumcommunity... Scherzo!
    Scherzo c:
     
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  6. ~Mario's~
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    Ma noo, figurati! Posso capire perfettamente, anch'io, la difficoltà nel scrivere sul forum quando la scuola ti toglie parecchio tempo prezioso ahahah. E poi avremo tempo di rifarci in futuro c:
     
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  7. ~Mario's~
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    Eccomi, di nuovo qui con un nuovo capitolo un po' lunghetto!:D Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e spero che sia di vostro gradimento. Buona lettura ;)

    Capitolo 2 : Divertimento e...guai

    Finii di pranzare che erano le due passate e io dovevo vedermi con Luigi alle quattro... Mancava ancora più di un'ora.
    Da quando lo avevo lasciato, quella mattina, non smettevo più di pensare a quel ragazzo: poverino mi faceva pena. Era sempre così? Timido e di poche parole? O solo con le persone che non conosceva bene?
    C'erano tante domande nella mia testa, tanto che mi stava scoppiando. Però tra i tanti pensieri su Luigi me ne venne in mente uno che non c'entrava con lui: io uscivo raramente di pomeriggio e se avessi detto a mia madre che sarei uscita ancora, si sarebbe chiesta se c'era qualcosa che non andava. Bhè potevo dirle solo la verità: avevo conosciuto un ragazzo il quale gli sarebbe piaciuto vedermi ancora. Dovevo sperare solo che non andasse avanti con questo discorso. Lei era così, quando le dicevo qualcosa che di solito non facevo, come uscire di pomeriggio, andava avanti per giorni e giorni con questa faccenda. Questo era solo uno dei suoi tanti difetti. Quando mi sposerò scommetto che vorrà assolutamente uno di sangue blu.. e io ho paura che mi innamorerò di una persona "comune", non una di sangue reale. Quando si arrabbia diventa una furia, anche se a volte non rispetto pienamente i suoi ordini. Però oltre a questi difetti, mia madre è una persona comprensibile, gentile e disponibile.
    Il caldo mi stava uccidendo: c'erano quasi quaranta gradi e non sapevo più cosa fare per sentire un po' di fresco; sentivo la mia testa scoppiare e in quel momento non mi sentivo più in me...come se stessi per svenire; così decisi di sdraiarmi per un po' sul mio letto. Dopo essermi rilassata per una decina di minuti, mi alzai e andai a sedermi sulla sedia accanto alla mia scrivania marroncina. La sedia si scaldò subito ma non ci feci caso, ero troppo impegnata a cercare il mio diario. Lì scrivevo qualsiasi cosa dalla più segreta a quella meno importante: diciamo che io non lo consideravo proprio un diario segreto.
    Tra tutti quei libri di protocollo e cose varie, finalmente lo scovai. Sopra la copertina in seta gialla era raffigurato un grande fiore, non uno qualsiasi ma il mio preferito: la margherita. Le pagine candide e profumate mi facevano venire in mente tanti bei ricordi: dalla mia infanzia fino a ora. Guardai l'ultima data: 20/03/2016. Era quasi da due mesi che non lo aggiornavo. Così presi la mia adorata penna blu e cominciai a scrivere:

    14/05/2016


    Caro Diario,
    sono passati quasi due mesi dall'ultima volta che ti ho parlato. Sono successe tante cose: mio padre è partito per una questione di governo ed è da tanto che non lo vedo. Mia madre dice sempre che dovrebbe tornare entro la fine di Luglio, speriamo: mi manca da morire.
    Ah, ti ricordi che ti parlai di quella ragazza? La principessa Peach? Anche lei non la sento da qualche settimana, ma scommetto che non mi chiama per i troppi impegni reali, lei non è come me. Governa tutti i giorni da sola anche se ha un consigliere molto bravo, ma poverina è sommersa da incarichi e riunioni tutti i giorni. Invece il mio Regno ha mia madre e non c'è ancora bisogno del mio aiuto. A volte svolgo qualche incarico, ma molto raramente: lei ama governare e ci riesce a meraviglia.
    Io però mi sento sola... Fortunatamente, proprio questa mattina, ero uscita per fare una passeggiata quando all'improvviso... Un ragazzo mi piomba addosso. Ok lo ammetto, non ero concentrata su dove stavo andando, ma a guardare il paesaggio. Così, dopo esserci sistemati, abbiamo camminato insieme... È molto gentile, timido e un po' riservato... Ma soprattutto da quando stamattina l'ho salutato non ho più smesso di pensare a lui. Mi ha dato appuntamento oggi alle quattro e non vedo l'ora di essere lì, con qualcuno che mi capisce...
    Sono le tre di questo caldissimo pomeriggio e penso proprio che andrò a farmi una doccia rinfrescante.
    Ci sentiamo!

    Così dopo aver chiuso diario e penna, presi dei nuovi vestiti e andai nel bagno proprio accanto alla mia camera. Appena dentro, a destra la grossissima vasca e a sinistra invece la doccia. Tutti i mobili lucidi, le piastrelle rispecchiavano il mio viso come uno specchio e tutto profumava. A terra, un tappeto floreale azzurro e verde acqua, proprio come il colore del bagno: il muro azzurrino e le piastrelle avevano decorazioni in oro, sfondo bianco e verde acqua.
    Appoggiai i vestiti, una canottiera gialla e dei pantaloncini a motivo floreale di tutti i colori: verde, arancione e giallo.
    Dopo la lunga doccia fresca, notai che mancava un quarto d'ora alle quattro! Finalmente era arrivata l'ora di andare!
    Corsi giù dalle scale in oro come una furia, ma proprio davanti a me trovai la faccia di mia madre.
    -Hey! Dove vai così di fretta?- mi chiese.
    Bene ci mancava solo lei con la sua predica. Le dissi la verità.
    -E allora c'è un nuovo ragazzo, eh?- commentò alla fine.
    -Sì mamma, ma ora devo proprio andare, sono anche in ritardo!- cercai di tagliare corto.
    -Va bene... A che ora torni?-
    -Facciamo alle sette?- proposi.
    -Ok a dopo!-
    Più veloce della luce, mi precipitai alla porta. Quando fui fuori mi ricordai che non avevo informato Luigi sul posto in cui ci saremmo incontrati, perciò pensai che era sottinteso il parco in cui ci eravamo fermati a chiacchierare.
    Percorsi tutto il viale e arrivai al posto di quella mattina. Lui non c'era ancora. Guardai l'orologio e vidi che erano le quattro spaccate.
    Aspettai per uno o due minuti finché scorsi una figura in lontananza con gli stessi vestiti che indossava Luigi qualche ora prima, così mi resi conto che era lui.
    -Scusa il ritardo- mi disse.
    -Non ti preoccupare, sono arrivata anche io adesso-.
    Notai che con le mani dietro la schiena, aveva un mazzo di fiori gialli.
    -Questi sono per te..- mi informò porgendomi le rose.
    -Oh, ma grazie!- risposi più dolce che potevo. Arrossendo un po' gli diedi un affettuoso bacio sulla guancia per ringraziarlo, e in men che non si dica lui diventò completamente rosso dall'imbarazzo.
    -D-di niente Daisy... M-mi sembrava scortese presentarmi senza fiori- balbettò.
    Io risi: a me non interessava, poteva presentarsi anche con una maglietta sudicia e dei pantaloni strappati, ma io non ci avrei fatto caso. L'importante era che lui fosse qui...
    -Allora dove andiamo?- domandai qualche minuto dopo.
    -C'è un caldo pazzesco, mi sento un po' debole... Che ne dici di venire a casa mia? La mia abitazione è fresca e mio fratello non c'è, è uscito anche lui- mi propose guardandomi con occhi supplicanti.
    Io non potei fare a meno di accettare con entusiasmo.
    -La strada è corta, basta che giriamo in quella via e dopo due portoni siamo arrivati- spiegò indicandomi una strada a pochi metri dal parco. Così ci incamminammo e cercai di parlare il più possibile con lui, chiedendogli le sue cose preferite e i suoi hobby.
    -Allora Luigi- cominciai -Quali sono le tue passioni preferite?-
    -Bhè vediamo... Il mio colore preferito si capisce?- domandò ironicamente.
    Io sorrisi e gli risposi che anch'io adoravo il verde.
    -Ahah ok! Allora.. i miei sport preferiti sono il basket e la pallavolo mentre adoro passare le mie giornate ad ascoltare musica-.
    -Pure io ascolto musica! A me piacciono i generi Pop e Dance-
    -Io ascolto Pop e Jazz... Sai, Mario odia quando ascolto la musica con gli auricolari e all'improvviso comincio a cantare a squarciagola!- rise.
    -Ahaha con gli auricolari è difficile, perché tutte le volte ne devi togliere uno per parlare con gli altri!-
    A questo punto eravamo arrivati a casa di Luigi.
    -Oh siamo arrivati!-
    -Allora abitate qui...- dissi osservando la casetta.
    Essa, era fatta con mattoni rossi e il tetto di tegole traballanti. Il battente di legno scuro si aprì dopo che Luigi fece due giri nella serratura della maniglia. Appena dentro vi era un piccolo corridoietto orizzontale e davanti vidi che c'era la cucina. Era carinissima: al centro un tavolino in marmo rotondo e due sedie parallele tra di loro. Ai lati della piccola stanza tutti i cassetti e credenze pitturati con una vernice bianca dentro ai quali si trovava il cibo. Se andavi a sinistra si trovava la sala, grande e antiquariata con mobili di un giallo sofisticato, una poltrona rivestita con una coperta verdina e un grosso divano rosso. In fondo alla sala c'era anche un televisore appoggiato su un mobiletto.
    Invece, appena entravi, se andavi a destra vi erano due rampe di scale.
    -Che c'è di sopra?- chiesi incuriosita.
    -Ci sono le camere: la mia, quella di Mario, più un bagno- rispose Luigi.
    In effetti la sua casa era fresca, si stava bene.
    -Andiamo in camera mia- affermò il ragazzo.
    -Va bene- concordai. E dopo aver fatto le scale mi ritrovai davanti una porta, tappezzata di sue foto.
    -Non fare caso al disordine..- mi disse Luigi aprendo la porta.
    -Non ti preoccupare! Tanto anche la mia è in disordine- confessai.
    Entrammo e vidi una cameretta abbastanza grande: non era in quel grosso caos come mi aveva appena detto lui. Davanti la scrivania verde e la sedia, a destra il letto disfatto e il ventilatore che girava all'impazzata. Invece dal lato opposto dei mobiletti bianchi, una libreria e un armadio grosso: davvero accogliente e fresca.
    -Che bella!- esclamai.
    -Grazie...- si imbarazzò -Siediti pure sul letto-
    -Ok...-
    -Mi appoggiai: al contrario del mio, non si scaldò subito. Lui si sedette sulla sedia.
    -Ma la stanza di Mario dov'è?- chiesi.
    -Se hai notato c'è un corridoio appena dopo le scale: la prima porta, come hai visto è la mia camera, la seconda è la stanza di Mario e nella terza c'è il bagno- spiegò.
    -Capito-.
    -Racconta: com'è vivere nel castello?-
    -Oh... Devi rispettare un sacco di regole: non fare caos per non disturbare, devi riordinare sempre le stanze e altre cose di questo genere ahah-
    -Ah... Dev'essere molto faticoso, soprattutto adesso che c'è caldo-.
    -Eh già...- ammisi.
    All'improvviso il telefono di Luigi squillò.
    Lui rispose:
    -Pronto? Ah ciao Mario!-
    Io non sentivo quello che diceva il fratello, sentivo solo Luigi ovviamente. Poi continuò.
    -Ah, a dir la verità, sono con una mia amica...-
    Chissà cosa si stavano dicendo.
    -Si che c'è di strano? Se vuoi un giorno te la farò conoscere- disse guardandomi.
    Non volevo incontrare Mario, stavo benissimo con suo fratello...
    -Ok... Va bene... Ciao- e riattaccò. Subito io:
    -Cosa ti ha detto?-
    -Se volevo prendere una boccata d'aria insieme a lui... Ma quando gli ho detto che ero qua con te, mi ha subito detto di lasciar perdere la sua richiesta e mi ha augurato buona giornata... Poi mi ha riferito che tornerà alle sette-
    -Ah... Io alle sette devo andare-
    -Allora abbiamo ancora un'ora e mezza-
    -Si- dissi sorridendogli.
    Poi abbiamo attaccato con il discorso "musica". Lui mi ha fatto sentire le sue canzoni e io le mie. Per fortuna ero riuscita a farlo ridere molte volte con le mie battute.
    -Ahaha!! Daisy mi fai troppo ridere!!- mi disse Luigi.
    -Sono sempre stata vivace e vispa!- risposi.
    -E brava a far battute!! Ahaha senza esagerare mi avrai fatto ridere una ventina di volte!!-.
    -Sono felice di vederti così...-.
    Lui abbassò lo sguardo sempre sorridendo.
    -Non ho mai riso così neanche con mio fratello ahaha!- riprese dopo qualche secondo.
    -Oh cavoli! Devo ritornare!- esclamai vedendo l'orologio che segnava ormai le sette.
    -No... Non puoi restare?- mi domandò tristemente.
    -No mi dispiace se no mia madre andrà su tutte le furie...-
    -Ho passato un bellissimo pomeriggio con te- mi disse avvicinandosi a me. Io tacqui, ma in compenso mi avvicinai anche io. Eravamo talmente vicini, ma... Purtroppo sentii la campana con i suoi sette rintocchi, e lì sì, che dovetti allontanarmi...
    -Sono le sette!! Devo andare!!-
    -Aspetta!!- mi supplicò, ma io ero già giù dalle scale con i suoi fiori.
    Corsi come una pazza: feci tutto il viale alberato e con dieci minuti di ritardo entrai.
    -DAISY COSA TI AVEVO DETTO!?!?!- mi urlò la Regina mentre sentì la porta aprirsi.
    -Mi dispiace...- dissi soltanto.
    -HAI SOLO QUESTO DA DIRE?? LA CENA È GIÀ PRONTA DA DIECI MINUTI!- continuò a gridare.
    Io continuavo a tenere lo sguardo basso: non sapevo cosa dire. Credevo che non si sarebbe arrabbiata così tanto...
    -VOGLIO SAPERE CHI È QUESTO TUO AMICO! ANZI PER PUNIZIONE NON POTRAI PIÙ USCIRE PER UNA SETTIMANA!-
    Cosa?!?! Una settimana?? Non potevo stare rinchiusa nel castello per una settimana! Cosa penserà Luigi? Non gli ho neanche detto niente! Sono scappata come un'ingrata. Per dargli almeno il mio numero di telefono... Un minuto in più non cambiava niente, tanto peggio di così non poteva andare.
    -FORZA VAI A MANGIARE!-
    -Sì...- obbedii con un filo di voce mentre tenevo sempre la testa bassa.

    Finita la cena mi rinchiusi in camera: quello non era più il mio castello, adesso era diventata una prigione!
    Mi stesi sul letto e dopo pochi minuti mi addormentai.

    ~Fine del Capitolo~
     
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    Il sovrano

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    Bel capitolo! Mentre lo leggevo sorridevo :D Mi piace come muovi insieme i due personaggi Luigi e Daisy... Mi piace anche come lo descrivi (impacciato, timido etc.). Alla fine, come al solito, c'è una tipica scena di Bollywood dove la madre impedisce alla figlia di andare col ragazzo...
    Non ho finito: devo anche farti i miei complimenti per le belle descrizioni. Anche se non sono tante (ed è meglio così), riescono a dare suggerimenti su che luogo sia Sarasaland e su come sia la casa di Luigi (spesso nessuno descrive come sono disposte le stanze, come sono fatti i corridoi eccetera). Ah, e come dimenticare gli argomenti dei dialoghi fra i due innamorati xD Comunque, con quaranta gradi ad aprile, wow, mi chiedo come facciano a resistere le rose che Luigi ha dato a Daisy...
    PS: Scusa se ti offendo (tanto so che non ti offendi xD) ma unisco questa discussione all'altra col primo capitolo. Sai, ne avevo parlato in tag l'altro giorno. Se non vuoi che le tue storie si perdano nel nulla ti consiglierei di creare un indice nel primo post ;)
     
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  9. ~Mario's~
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    Grazie mille per i complimenti! :D. In realtà sulle descrizioni, di solito, sono molto indeciso ahahah; però cerco sempre di farne quanto basta, giusto per dare un idea al luogo in cui si svolge la trama! Comunque tranquillo ahahah non mi sono affatto offeso per l'unione dei 2 capitoli xD.
     
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    CITAZIONE (IL Concetto @ 7/10/2017, 11:57) 

    Sei tu lulu jones?



    Chiamo il governo, sei morto!
     
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    Splendido Paratroopa

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    CITAZIONE (IL Concetto @ 11/10/2017, 18:42) 
    Scherzi?

    Sì, scherzavo... Non l'ho fatto apposta.
     
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    Splendido Paratroopa

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  15. Prof. Commedy
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    Non lo so nemmeno io, ma un giorno o l'altro tornerà, ne sono sicuro.
     
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